Uno sguardo alla Parashà - Tetzavvè
Riassunto:
La Torà continua questa settimana a descriverci come costruire il Mishkan (Tabernacolo) e ciò che ne fa parte: l’olio per la Menorà e i vestiti per i Cohanim, i Sacerdoti. Dà poi istruzioni sulla consacrazione dei Cohanim e l’altare esterno. La Parashà si conclude con le istruzioni per costuire l’Altare dell’incenso.
Commento:
Il Gaòn Rabbì Eliau di Vilna fa notare la particolarità della parashà di Tetzavé rispetto alle altre parashòt del libro dell’ Esodo. Egli sottolinea che la nostra parashà non inizia con l’usuale formula: “Il Signore parlò a Mosè, dicendo” ed inoltre che in tutta la parashà di Tetzavè non è menzionato il nome di Mosè nemmeno per una sola volta come lo è invece in tutte le parashot dall’inizio del libro dell’ Esodo fino alla fine del libro di Numeri.
Secondo il Gaòn di Vilna la motivazione di tale particolarità è attribuibile al periodo della lettura della suddetta parashà. Nella maggior parte degli anni il sette di Adar, che secondo la tradizione dei Maestri è il giorno della morte di Mosè, cade nella settimana in cui viene letta la parashà di Tetzavé. La scomparsa di Mosè è appunto ricordata non menzionandone il nome in tutta la parashà.