Uno sguardo alla Parashà - Tazria e Metzorà
- arachimitalia
- 24 ore fa
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La Torà continua con le regole della purità fisica e spirituale. L’attenzione in questa Parashà è focalizzata sulla tzaràat, una sofferenza fisica sovrannaturale mandata per avvisare la persona di smettere di parlare male degli altri. La malattia affligge progressivamente la casa, i vestiti e infine la pelle – a meno che l’individuo non corregga le sue azioni e segua il processo di purificazione descritto dalla Torà.
Nella Parashà di Sheminì la Torà riporta un elenco dettagliato di animali puri, permessi per l’alimentazione. Per contro è riportata una lunga lista di animali, volatili e brulicame [animali piccoli con le zampe corte] vario, proibiti all’alimentazione. La Parashà di Tazrìa a essa adiacente, tratta dell’impurità dell’uomo, come quella della partoriente e dei vari tipi di piaghe. I nostri Maestri danno un significato alla contiguità di queste due Parashòt. Essi dissero: Come la creazione dell’uomo è avvenuta dopo quella degli animali e dei volatili (nella creazione del mondo), così le sue regole vengono esplicate dopo quelle degli animali (Midràsh Waiqrà Rabbà 14:1).
Anche rabbì Israèl Lipkin di Salant (il padre del movimento del “Mosàr” in Lituania) spiega secondo il suo stile, il legame tra la parashà di “Sheminì”, che termina con i particolari del permesso e proibito all’alimentazione, e la parashà di “Tazrìa” che tratta delle norme sulle piaghe: È già stato detto dai nostri Maestri che le piaghe giungono in seguito alla “Lashòn ha-Ra” ~ maldicenza. Tuttavia, c’è da rimanere stupiti nell’osservare come la gente si comporta in relazione a questo grave peccato! Anche chi fa molta attenzione a non mangiare cibi proibiti ed è minuziosamente accorto a non ingoiare il benché minimo verme tra i più minuti, spesso per niente affatto si guarda dal non “divorare” vivo il prossimo! Quando proferiscono parole di maldicenza verso il prossimo, essi infatti lo divorano a bocca piena senza il minimo rimorso di coscienza (Parperaòt laTorà).
La seconda Parashà, Metzorà, continua a raccontare il processo di purificazione che deve attuare chi ha contratto la tzaràat, sia per la persona che per la casa.
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