Tutte le mitzwòt sul Monte Sinai
La parashà inizia con il seguente verso: “E questi sono gli statuti che tu esporrai a loro” (21,1).
Rashì spiega che la parola “ E ” significa un’aggiunta che si riferisce ad argomenti precedenti: Come i Dieci Comandamenti riportati nella parashà antecedente furono pronunciati dal Signore sul Monte Sinai, così pure gli statuti esposti nella nostra parashà. Domanda però su questa spiegazione Rabbì Yitzchaq Meir di Gur: dal momento che tutte le mitzwòt della Torà furono date a Israele sul Monte Sinai, come dissero i Maestri: «Perfino la norma che un vecchio discepolo emetterà di fronte al suo Maestro, anch’essa è già stata tramandata a Moshè sul Monte Sinai» (Talmud Jerushalmi Peà 2,6), perché è necessario puntualizzare in modo particolare che le norme riportate nella parashà di Mishpatìm anch'esse provengono dal Monte Sinai? Risponde Rabbì Yitzchaq Meir che c'è bisogno di puntualizzare che perfino gli statuti di questa parashà che sono comprensibili per ogni uomo con la logica, hanno forza per il fatto di essere stati promulgati sul Monte Sinai dal Signore (Parperaòt laTorà).
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