Tra le perle dello Sforno
Tra le 'eser Makkot ~ dieci piaghe troviamo il Choshekh ~ l'oscurità. Il verso si esprime in modo particolare in merito:
וַיֹּ֨אמֶר יי֜ אֶל-מֹשֶׁ֗ה נְטֵ֤ה יָֽדְךָ֙ עַל-הַשָּׁמַ֔יִם וִ֥יהִי חֹ֖שֶׁךְ עַל-אֶ֣רֶץ מִצְרָ֑יִם וְיָמֵ֖שׁ חֹֽשֶׁךְ:
E parlò HaShem a Moshèh: "Stendi la tua mano sul Cielo e sarà Choshekh sulla terra d'Egitto, e si potrà toccare il Choshekh".
Cosa significa che si "può toccare il Choshekh"? Qualcuno può forse toccare l'oscurità della notte?
Rabbenu 'Ovadiàh Sforno ז"ל spiega:
וימש חושך. ויסיר את החשך הטבעי של לילה. כי אמנם חשך הלילה הוא אויר מוכן לקבל האור, והוא חשוך בהעדר האור בלבד. אמנם זה החשך יהיה אויר בלתי מוכן לקבל האור לרוב עביו, ולא יפול עליו העדד האור בהיותו בלתי מוכן אליו, ולפיכך לא ראו איש את אחיו כי לא הספיק לזה אור נר ואבוקה:
E si potrà toccare il Choshekh. Non sarà come l'oscurità naturale della notte. Perché è possibile illuminare l'oscurità della notte, per cui la notte è buia solamente a causa di mancanza della luce. Invece l'oscurità di questa non si poteva illuminare, a causa della sua enorme densità. Quindi, un uomo non poteva vedere suo fratello, neanche con l'aiuto di una candela o di una torcia.
In questo senso era un'oscurità che si poteva toccare.
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