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PREGARE



A che giova la preghiera lunga se il cuore è altrove?

A che giova la preghiera corta se il cuore è pigro?

Pregare non è leggere preghiere.

Pregare non è recitare parole.

Pregare non è ripetere suoni.

Quando il cuore la mente e il corpo sono rivolti al Signore in unione di intenti quando si avverte a leggerezza dell'essere quando ci si sente diversi allora sappiamo che stiamo pregando.

E la nostra preghiera ci conduce al cospetto dell'Eterno.

Lodiamo

glorifichiamo chiediamo ringraziamo il Signore

Benedetto per la Sua misericordia e la Sua bontà.

Poi, purificati attendiamo.


(Estratta da “Cerca nel cuore”, Editrice La Giuntina, Firenze, 2006).

(Anche se non si ha kawanà bisogna però pregare ugualmente)

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Dediche
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In memoria di Antonella bat Giuseppina z.l.
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