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PREGARE
- arachimitalia
- 17 mar 2021
- Tempo di lettura: 1 min

A che giova la preghiera lunga se il cuore è altrove?
A che giova la preghiera corta se il cuore è pigro?
Pregare non è leggere preghiere.
Pregare non è recitare parole.
Pregare non è ripetere suoni.
Quando il cuore la mente e il corpo sono rivolti al Signore in unione di intenti quando si avverte a leggerezza dell'essere quando ci si sente diversi allora sappiamo che stiamo pregando.
E la nostra preghiera ci conduce al cospetto dell'Eterno.
Lodiamo
glorifichiamo chiediamo ringraziamo il Signore
Benedetto per la Sua misericordia e la Sua bontà.
Poi, purificati attendiamo.
(Estratta da “Cerca nel cuore”, Editrice La Giuntina, Firenze, 2006).
(Anche se non si ha kawanà bisogna però pregare ugualmente)
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