Moshè Rabbenu, una vera guida
Se veramente vogliamo capire per quale ragione l'Eterno amasse così tanto Moshè, e per quale motivo abbia ricevuto il compito di far uscire il popolo d'Israele dall'Egitto, per prima cosa dobbiamo riflettere in cosa si differenziano Moshè e Noach.
Quando l'umanità peccò durante l'era del diluvio, il Signore si presentò a Noach e gli rivelò che voleva distruggere il mondo intero, lasciando in vita soltanto Noach e la sua famiglia in maniera tale che dopo il diluvio potessero riformare l'umanità. Quando Noach sentì le parole dell'Eterno, non provò a convincere il Signore a non distruggere il mondo. Bensì, mise in atto ciò che il Signore gli aveva comandato e iniziò a costruire l'arca. Entrò nell'arca con la sua famiglia e ne uscì dopo il diluvio.
Soltanto allora, quando vide i resti della distruzione, Noach capì che era accaduta una vera tragedia, e quindi sostenne di fronte al Signore:
" Signore del mondo, dovevi avere misericordia nei confronti dei tuoi figli!". Tuttavia era già tardi: Noach avrebbe dovuto pregare prima che arrivasse la tragedia.
Moshè si comportò esattamente nella maniera opposta a Noach. Quando il Signore gli rivelò (dopo il peccato del vitello d'oro), che voleva distruggere il popolo d'Israele e ricrearlo da zero dalle sue discendenze (di Moshè), come è scritto107: "Ora lasciami agire e la Mia ira si accenderà contro di loro e li distruggerò, invece di te Io farò una grande nazione", Moshè non era pronto a ciò! E immediatamente disse108 all'Eterno: "Ora, se perdoni la loro colpa, bene, altrimenti, Ti chiedo di cancellarmi dal Tuo libro (della Torà) che Tu hai scritto". In altre parole Moshè dice al Signore: "se non perdoni il peccato del popolo d'Israele, io voglio essere il primo
a essere cancellato da questo mondo".
Moshè non si preoccupa del fatto che il popolo lo abbia fatto tribolare fin dal momento in cui è diventato la loro guida, non si preoccupa di stesso. No! Mai sia! Moshè si comporta come una vera guida, e si preoccupa prima cosa di tutto per il suo popolo, il popolo d'Israele. Questo è l'aspetto di una vera guida, per questo l'Eterno lo ha amato tanto e gli ha dato il compito di far uscire il popolo d'Israele dall'Egitto.
Ognuno di noi deve sempre ricordarsi che, nonostante non siamo la guida del popolo d'Israele, tuttavia quando sentiamo che, mai sia, è successa una tragedia, un incidente o un attentato, dobbiamo far attenzione a non fare un sospiro di sollievo dopo che abbiamo controllato che nessuno dei nostri parenti è stato colpito, poiché, nonostante che i nostri figli, e i nostri nipoti non erano in quello spiacevole episodio, tuttavia, non dobbiamo dimenticarci che coloro che sono stati colpiti sono i figli dell'Eterno! Come è mai possibile continuare normalmente la nostra routine quotidiana, dopo che abbiamo saputo che è accaduta una tragedia all'interno del nostro popolo?
Non c'è dubbio che se prenderemo insegnamento dal comportamento di Moshè nostro maestro, il nostro approccio agli eventi che avvengono all'interno del nostro popolo, sarà completamente differente.
107 Shemòt 32:10
108 Shemòt 32:32
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