La Parashà...in brevissima - Wayichì
La Parashà si apre con Yaaqòv sul letto di morte, diciassette anni dopo l'arrivo in Egitto. Yaaqòv benedice i due figli di Yosèf, Menashè e Efràim e fino al giorno d’oggi, è tradizione benedire i propri figli la sera dello Shabbàt con le parole “Possa HaShem farti essere come Efràim e Menashè”, che nonostante siano cresciuti in diaspora i tra i gentili, rimangono devoti e attaccati all’osservanza della Torà e delle mitzwòt. Poi benedice ognuno dei suoi figli con benedizioni profetiche e dà rimproveri dove necessario.
Un grande seguito del faraone accompagna la famiglia di Yosèf a Chevròn per seppellire il padre Yaaqòv nella grotta di Machpelà. La Parashà termina con la morte di Yosèf che fa promettere di portare le sue ossa in Èretz Israèl quando il popolo ebraico sarà redento.
Così finisce il libro di Bereshìt.
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