La Parashà...in brevissima - Nitzavìm
Il giorno della sua morte, Moshè riunisce tutto il popolo e stipula un patto in cui conferma che il popolo ebraico è il popolo eletto da HaShem per tutte le future generazioni. Moshè mette nero su bianco le conseguenze per chi respinge il Signore e la sua Torà e allo stesso tempo parla della possibilità di pentirsi e fare Teshuvà.
Ribadisce che la Torà è alla portata di ogni singolo ebreo. Ci mette in guardia contro l’idolatria (pensare che qualcosa all’infuori di HaShem abbia potere) e ci assicura che il popolo ebraico farà teshuvà, ci sarà la redenzione e saremo riportati in Eretz Israel – e chi odia il popolo ebraico e ci perseguita riceverà le conseguenze appropriate.
La Parashà si conclude con quella che forse è una fra le frasi più significative della Torà per quanto riguarda quale deve essere lo scopo della vita e l’esistenza del libero arbitrio:
“Io ho posto di fronte a te in questo giorno vita e bene, morte e male … la benedizione e la maledizione. Quindi scegli la vita e vivrai, tu e la tua discendenza”.
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