La Parashà...in brevissima - Ki Tissà
Nella parashà di questa settimana si parla: delle istruzioni per il censimento del popolo (in cui ognuno deve donare un mezzo shèqel), delle istruzioni per costruire il Lavabo (del Mishkan ~ Tabernacolo), dell’olio d’unzione e dell’incenso per il Mishkàn, il Santuario Portatile. Betzalèl e Oliàv vengono nominati a capo degli architetti e degli artigiani per la costruzione del Mishkan. Viene dato un comandamento speciale che proibisce di costruire il Mishkàn di Shabbat (perché la gente poteva pensare che fosse permesso trasgredire Shabbat per compiere una mitzwà …) .
La parashà continua con il racconto del vitello d’oro: il popolo calcolò in modo erroneo quando sarebbe dovuto tornare Moshè pensando che fosse in ritardo nello scendere dal Monte Sinai, perciò cercò di rimpiazzarlo con un vitello d’oro. Moshè vede il popolo ballare intorno al vitello d’oro e rompe le Tavole della Legge. Punisce poi i 3.000 malfattori coinvolti in quanto accaduto (meno dell’1% di oltre 3 milioni di persone) implorando HaShem di non sterminare il popolo. Moshè richiede di vedere la Gloria Divina e riceve le Seconde Tavole dei dieci comandamenti.
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