La Parashà...in brevissima - Behaalotekhà
- arachimitalia
- 3 giorni fa
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Viene comandato ad Aharòn di accendere la Menorà, ai leviti di purificarsi per il servizio del Tabernacolo (erano addestrati per il servizio fra i 25 e i 30 anni e prestavano servizio fra i 30 e i 50 anni), viene celebrato il primo Pèsach dall’uscita dell’Egitto. L’Onnipotente dice al Popolo Ebraico di muoversi nel deserto quando la nube si sposta da sopra il Tabernacolo e di accamparsi laddove si ferma. Moshè fa due trombe d’argento da essere suonate prima della battaglia o per proclamare Yom Tov (giorni di festa).
Il popolo si sposta verso il deserto di Paràn in cui si ribella due volte contro la leadership dell’Onnipotente. La seconda volta si lamentano perché si sono stufati del sapore della manna e per la mancanza di carne nel deserto. HaShèm manda una quantità massiccia di quaglie e coloro che si sono ribellati muoiono.
Moshè chiede a suo suocero (Yitrò) di andare con loro nel deserto, ma Yitrò fa ritorno a Midian.
Miriàm, sorella di Moshè, parla Lashòn HaRà nei confronti di Moshè. Viene colpita dalla Tzaràat (tradotta impropriamente come lebbra, si tratta di una malattia spirituale che si manifesta sulla pelle) ed è esiliata dall’accampamento per una settimana.
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