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La mitzwà dello tzitzìt



È scritto nella nostra Parashà: "Essi devono farsi dei Zizit agli angoli dei loro vestiti..." (cap.15, v. 38) Ci sono delle persone che al Beth Hachneset non fanno attenzione e i loro Zizit del Tallit strusciano per terra: questo è un grande errore. Infatti è scritto nell'Halachà (Shulchan Aruch, Or Ha-chaiim 21:5 nel Beèr Etev) che bisogna fare attenzione a non far strusciare per terra gli zizzit nel momento in cui s'indossa il Tallit, e riguardo a colui che non fa attenzione a ciò è scritta la punizione (Isaia cap. 14, v.23): "coloro che li fanno strusciare in terra, verranno eliminati con la scopa". Tuttavia dobbiamo porgerci una domanda: è poi un peccato così grave, fino al punto che colui che lo trasgredisce deve ricevere questa grande punizione? La risposta è si! Gli zizit sono la corona del Re dei re, ossia è la corona che riceviamo dal Santo Benedetto Eglia sia, infatti in questa mizvà sono alluse tutte le 613 mizvòt. Per questo chi disprezza la corona del Re, è colpevole di questa grave punizione. Si racconta riguardo al Rav della Chassidùt di Beltz zz"l che usava rafforzare e convincere i ragazzi che facevano il Bar Mizvà, che fin dal primo giorno che avessero cominciato a compiere la Mizvà dei Tefillìn, avrebbero dovuto impegnarsi tutta la vita a non parlare di cosa vane nel momeno in cui indossavano i Tefillìn. Una volta uno degli alunni che s'impegnò a mettere in atto questo insegnamento del Rav di Beltz, prima del suo matrimonio s'incontro con il suo Maestro. (Gli Ashkenaziti usano mettere il Tallit (grande) soltanto dal giorno del matrimonio) Il Rav di Beltz gli chiese se era pronto a impegnarsi tutta la vita a non parlare di cose futili quando indossava il Tallìt (grande). Il ragazzo accettò e s'impegno a non parlare di cose futili quando indossava il Tallit e i Tefillin. Inoltre il Rav gli disse con umore: "Quando lascerai questo mondo e verrai giudicato di fronte al Tribunale Divino per le tue azioni compiute in questo mondo, potrai dirgli così: Ecco, che nello Shulchan Aruch è scritto che il defunto viene avvolto nel Tallit che ha usato durante i giorni della sua vita, quindi anche io in questo momento sono avvolto nel mio Tallit. Quando ero in vita ho fatto attenzione a non parlare di cose futili nel momento in cui indossavo il Tallit, quindi anche adesso vi chiedo il permesso di non parlare delle mie azioni compiute nella mia vita, bensì parliamo di Torà...".

Tratto dal libro "Tuvecha Iabiu" del Rav Iztchak Zilbershtain

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Dediche
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In memoria di Antonella bat Giuseppina z.l.
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