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L'antenato del futuro

Basato su “Love Your Neighbor” di Rav Zelig Pliskin




 

La Torà afferma: "E con voi è un uomo per ogni tribù, un uomo come capo della sua famiglia". (Numeri 1:4).

Che lezione di vita impariamo da questo versetto? Una persona semplice e rozza, che proveniva da una stirpe molto distinta, stava discutendo con un saggio che proveniva da una famiglia di non così nobili origini. L'ignorante grossolano si vantava dei suoi illustri antenati: "Sono un rampollo di un grande popolo. I tuoi antenati sono nulla in confronto ai miei", diceva con arroganza. Lo studioso replicò: "Certo, tu vieni da una lunga stirpe di grandi persone. Sfortunatamente, questa lunga linea finisce con te. Mentre il mio albero genealogico inizia con me". "Questa", ha scritto il rabbino Moshe Chaifetz, autore di Melechet Machshevet, "è l'idea del nostro versetto. Ogni uomo dovrebbe essere il capo del lignaggio della sua famiglia. Egli dev’essere una persona elevata di per sé". Piuttosto che vantarsi circa un lignaggio di spicco, ci si dovrebbe concentrare su stessi facendo di sé una persona elevata. Il lignaggio è paragonabile ad una carota - spesso la parte migliore è nella terra. In realtà, il lignaggio è come il numero "zero". Se tiri fuori qualcosa di te stesso inserisci un "uno" prima dello zero. Se invece ti comporti come uno "zero", allora tutto quello che hai sono due zeri. 

La tua lezione: è necessario vivere la tua vita in modo che la tua discendenza sarà orgogliosa di prendere in considerazione il loro antenato!



La Torà afferma: 

“E i Figli d’Israele fecero tutto quello che l’Onnipotente aveva comandato a Moshè (ossia il fatto di accamparsi divisi per tribù), così come essi si accampavano, in base ai differenti stendardi, così si muovevano, ciascuno secondo la propria famiglia, secondo il proprio casato paterno” (Bemidbar 2:34). 

Perché la Torà sottolinea il fatto che il popolo ebraico ha ascoltato quello che gli ha detto Moshè? Perché non avrebbero dovuto farlo?

La Torà ci sta dicendo che non si lamentarono per chi stava in testa e chi in coda mentre viaggiavano. Hanno accettato la volontà di HaShem senza lamentarsi o litigare.

Purtroppo, in molti luoghi, si creano liti e discussioni quando le persone non sono soddisfatte dell’arrangiamento dei posti. Liti e lamentele sono di solito basate sull’arroganza e sulla ricerca di onori.

I Nostri Maestri (Talmud, Taanit 21b) dicono che “Non è il posto che onora la persona”. Se la persona merita onore, rimarrà onorevole dovunque si sieda. Se una persona manca di virtù, il posto in cui si siederà non la renderà migliore.

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Dediche
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In memoria di Antonella bat Giuseppina z.l.
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