“Gam zo letovà” – anche questo è per il bene
La Parashàh comincia così:
“La vita di Sara fu di cent’anni, vent’anni e sette anni; questi furono gli anni della vita di Sara” (Bereshit 23:1)
Come mai la Torà, che non spreca neppure una singola lettera, aggiunge quello che potrebbe sembrare un verso ripetitivo: “Questi furono gli anni della vita di Sara”?
Rashi ci dice che quello che impariamo da questo verso apparentemente ripetitivo è che tutti gli anni della vita di Sara furono buoni allo stesso modo. Come è possibile dire una cosa simile riferendosi alla vita di Sara? Non ha avuto figli per moltissimi anni; ha sofferto la fame e l’esilio; è stata rapita prima dal faraone in Egitto e poi da Avimelech.
Rabbi Zusha di Annipoli spiega che Sara aveva l’attributo di dire costantemente “Gam zo letovà” – anche questo è per il bene. Anche quegli eventi che agli occhi degli altri potrebbero sembrare negativi, lei era consapevole del fatto che era HaShem a mandarli ed era quindi in grado di valutarli come positivi. La qualità della propria vita non dipende da situazioni esterne. Ci sono persone che sembrano avere una vita in cui fila tutto liscio. Però, hanno la tendenza a valutare piccole frustrazioni come tragedie e quindi vedono la propria vita in termini negativi. L’ideale della Torà è quello di essere consapevoli del fatto che lo scopo della vita è quello di perfezionare il carattere. Ogni situazione è un’opportunità per crescere. Sara padroneggiava coscientemente questo livello. Quindi, al termine della sua vita, vita che ha devoluto alla crescita, può essere detto che tutti i suoi anni furono buoni. Questa è una lezione molto importante da fare propria. Guarda l’opportunità di crescere che si nasconde in ogni evento della vita. In ogni situazione difficile chiediti: “Come posso diventare una persona migliore grazie a ciò che è successo”?
Riadattamento del link: http://www.aish.com/tp/ss/ssw/48951281.html
Dvar Torà basato su “Growth Through Torah” di Rav Zelig Pliskin
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