Cambiare in meglio
La Parashà di questa settimana comincia con le seguenti parole: “Queste sono le parole che Moshè disse a tutto Israele” (Devarim 1:1).
La Torà poi elenca quella che potrebbe sembrare una lista di luoghi in cui il Popolo d’Israele ha viaggiato. Il Sifrì spiega che per rispetto del Popolo Ebraico, Moshe ha alluso nel nome di ogni luogo le trasgressioni commesse, senza esplicitarle. Cosa possiamo imparare da cio? Rav Yehuda Leb Chashman della famosa Yeshivàh di Chevron commenta che una persona che è sinceramente interessata a migliorare e crescere, ha bisogno solo di un piccolo accenno al fatto che ha sbagliato per riuscire a capire che deve cambiare in meglio. Una persona del genere cerca occasioni per rendersi migliore e usa la propria capacità di riflettere per cogliere che qualcuno gli sta accennando che ha commesso uno sbaglio. Lo scopo della vita è quello di migliorarsi e riuscire a essere il meglio di ciò che si può essere. Così come una persona che vuole diventare ricca sfrutterà qualsiasi suggerimento se pensa che possa trarne beneficio finanziario, allo stesso modo dobbiamo cercare messaggi che possono aiutarci a migliorare. Rav Israel Salanter una volta ha chiesto a un calzolaio come mai stesse lavorando fino ad un’ora così tarda con una candela quasi consumata.
Il calzolaio gli rispose: “Fin quando la candela è ancora accesa è possibile andare avanti e riparare”. Rav Salanter ha capito da questo che “fin quando la luce dell’anima è ancora accesa dobbiamo fare ogni sforzo per andare avanti e riparare”.
Devar Toràh basato su “Growth Through Torah” di Rav Zelig Pliskin
Riadattamento del link: http://www.aish.com/tp/ss/ssw/214521571.html
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