Attenzione alla pigrizia
Dvar Torà basato su “Growth Through Torah” di Rav Zelig Pliskin
La Torà afferma per quanto riguarda le donazioni fatte per gli abiti del Kohen Gadòl:
“I capi delle tribù portarono pietre d'onice, pietre da incastonare per il dorsale e il pettorale” (Shemot, 35:27).
Perché la Torà specifica che sono stati i capi delle tribù a portare le pietre preziose?
Rashi (Rabbi Shlomo Ben Yitzchàq (vissuto fra il 1040 e il 1104, considerato il principale commentatore della Torà e del Talmud) cita la seguente spiegazione dei Saggi. I capi delle tribù portarono le ultime donazioni per il Santuario, perché pensarono: “Lasciamo donare agli altri quello che vogliono donare, e noi porteremo qualsiasi cosa manchi.”
Gli altri portarono tutto quello che serviva per la costruzione e allora i capi delle tribù allora hanno chiesero: “Cos’altro possiamo fare?” L’unica cosa che rimaneva erano le pietre preziose per il Kohèn, e questo è quello che portarono. Dal momento che loro non si sbrigarono a dare subito, la Torà accenna a un rimprovero nei loro confronti, scrivendo la parola nesiìm (capi tribù) senza la yud, così: נשאם.
Rav Yeruchàm Lebovitz ha spiegato che la loro intenzione iniziale era virtuosa, poiché dissero che alla fine avrebbero portato qualsiasi cosa fosse stata necessaria (Il Santuario fu costruito per mezzo di donazioni – a eccezione della base dei pilastri, che fu costruita per mezzo di un pagamento obbligatorio. I capi tribù pensavano che il popolo non ce l’avrebbe fatta a coprire le spese di tutta la costruzione, ma mal considerarono la generosità del popolo. La proposta dei capi tribù potrebbe sembrare molto generosa. In realtà, impariamo da qui che il loro comportamento, poiché ha sfiorato il tratto negativo della pigrizia, è considerato scorretto, e per questo sono stati rimproverati.
Ogni volta che un tratto negativo del carattere potrebbe essere alla base di un comportamento, bisogna fare molta attenzione e fare un'introspezione, per capire la vera motivazione di tale comportamento. Questo è importante specialmente riguardo alla pigrizia. È molto facile dare a noi stessi molte “buone ragioni” per non fare qualcosa. Quando la pigrizia potrebbe essere la vera ragione per la mancanza di azione, bisogna sospettare che forse abbiamo trovato una scusa con cui convincere noi stessi che la motivazione sia un'altra.
Riadattamento del link: http://www.aish.com/tp/ss/ssw/48961631.html
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