Agire con il cuore

Moshèh comanda al Popolo riguardo ai materiali per la costruzione del Mishkàn:

“Raccoglierete tra di voi una Terumà per l’Eterno. La presenti ognuno il cui cuore lo induca a generosità.” (Shemot 35:5)

Che cosa possiamo imparare dal fatto che il comando è rivolto a coloro “il cui cuore lo induca a generosità”?

Rav Simcha Zissel di Kelm spiega che coloro che portavano le offerte per la costruzione del Mishkàn, dovevano portare i propri cuori insieme all’offerta. Non è sufficiente elargire una donazione monetaria. Hashem vuole i nostri cuori, vale a dire i nostri pensieri e le nostre emozioni.

Quando dai solo denaro in Zedakàh o a qualche istituzione, stai aiutando la causa per cui doni. Però, quando dai con il tuo cuore, stai cambiando ed elevandoti come persona. Ogni volta che dai, rifletti prima di farlo e dona a cuore pieno!

Basato su “Growth Through Torah” di Rav Zelig Pliskin

Riadattamento del link: http://deroryqra.blogspot.co.il/

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“E li ungerai come avrai unto il loro padre” (Shemot 40:15)

Dopo che gli è stato detto di ungere il fratello Aharon, viene comunicato a Moshè di ungere i figli di Aharon:

Come mai HaShem dà a Moshè questo particolare ordine?

Rabbì Meir Simcha Hakohen spiega nel suo commento Mèshech Chochmà che quando è stato detto a Moshè di ungere il fratello Aharon, è stato in grado di farlo ‘con cuore completo’. Moshè, il fratello più piccolo, era il leader del Popolo Ebraico ed era contento che suo fratello fosse il Kohen Gadòl. Però, per quanto riguarda i figli di Aharon, la situazione era differente. I figli di Moshè non lo avrebbero sostituito come leader (pur essendo di livello elevatissimo). Perciò quando si tratta di ungere i figli di Aharon, Moshè avrebbe potuto provare invidia. Quindi, HaQadosh Baruch Hu gli comanda di ungerli con lo stesso ‘cuore completo’ con cui ha unto loro padre.

La nostra lezione: Se perfino una persona grande quanto Moshè ha necessità di compiere uno sforzo per evitare invidia, tanto più noi! È possibile provare gioia e entusiasmo per il successo di qualcun altro anche se non ha qualcosa che tu non hai.

Riadattamento del link: http://www.aish.com/tp/ss/ssw/117007163.html

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La Torà afferma per quanto riguarda il reclutamento dei lavoratori che costruiranno il Mishkàn:

“Tutte le persone mosse dal proprio cuore vennero” (Shemot 35:21).

Cosa possiamo imparare da questo verso in cui è specificato che la loro motivazione aveva origine dai loro cuori?

Il Nachmanide spiega che avevano bisogno di motivazione dai loro cuori perché nessuno aveva avuto alcuna esperienza precedente riguardo alle competenze necessarie per costruire il Tabernacolo. Non c’erano insegnanti a disposizione per la loro formazione.

Tuttavia ci sono state persone che hanno avuto il coraggio di venire da Moshè e dirgli “Farò tutto quello che hai detto” !

Rav Yeruchàm Leboviz ha commentato che se facciamo caso alle persone veramente ricche di questo mondo, noteremo che nella maggior parte dei casi sono persone dotate di un grande spirito di iniziativa. La Torà nota che coloro che hanno avuto successo nel sacro lavoro di costruzione del Tabernacolo lo hanno avuto grazie al loro coraggio interiore che li ha spinti a presentarsi di fronte a Moshè e a proporsi di fare tutto ciò di cui c’era bisogno.

Siate consapevoli dei momenti della vita in cui avete sentito un forte desiderio di accrescimento spirituale. Lasciate che questi ricordi vi diano motivazione in futuro per avere ancora più iniziativa per accrescervi ancora di più. Abbiate il coraggio di accettare su di voi di fare cosa è necessario fare! Chi ha un forte impulso a realizzare qualcosa scoprirà in sé molto talento e capacità nel realizzarla che altrimenti sarebbero rimasti dormienti dentro di lui!

Riadattamento del link: http://www.aish.com/tp/ss/ssw/48932527.html