Il timore di Hashem
Avraham, va nella terra dei filistei e presenta sua moglie come sua sorella. Quindi, Avimelech, re dei filistei, rapisce Sarah con l’intenzione di sposarla. L’Onnipotente appare in sogno ad Avimelech dicendogli che Sarah è una donna sposata e che lui morirebbe se la sposasse. Avimelech la restituisce ad Avraham chiedendogli spiegazioni sul perché gli abbia detto di essere suo fratello.
La Toràh afferma:
“E Avraham disse: “[il fatto è] che mi sono detto ‘In questo luogo non c’è timore del Signore e mi uccideranno per poter prendere mia moglie’” (Bereshit 20:11).
Il Malbim, commentatore vissuto nel 19° secolo, spiega che Avraham ha detto ad Avimelech che le persone o le nazioni possono avere buone maniere e buone caratteristiche. Però, fin quando la loro moralità è basata sulla propria logica, non potremo mai essere certi che, presi dal desiderio di fare qualcosa di male, la logica sarà in grado di superare quel desiderio.
C’è solo una cosa su cui possiamo basarci che possa essere in grado di bloccare una persona dal fare del male: il timore di HaShem. Quando una persona ha un irresistibile desiderio di fare qualcosa di sbagliato, ma si rende conto che HaShem è al corrente di ogni singola azione nascosta, si vergognerà di commettere quella trasgressione. Quindi, quello che Avraham sta effettivamente dicendo è: “Anche se tu sei una brava persona, visto che non hai timore di HaShem, temo che mi ucciderai per prenderti mia moglie”.
È interessante notare che i filistei non erano persone senza scrupoli morali. Non sposavano la donna di un altro uomo. Però, non si facevano problemi a uccidere l’uomo in modo che la donna fosse libera da sposare. Questa è la forza dell’ “etica” quando viene lasciata in balia dai desideri e della logica della società e non degli insegnamenti della Toràh HaKedoshàh.
Riadattamento del link: http://www.aish.com/tp/ss/ssw/176144101.html
Dvar Toràh basato su “Love Your Neighbor” di Rav Zelig Pliskin