La Parashà...in brevissima - Acharè Mot - Kedoshìm
Nella Parashàh di Acharè Mot si parla del servizio di Yom Kippur in cui il Cohen Gadol tirava a sorte due capre – una da sacrificare, l’altra doveva essere portata in un luogo chiamato “Azazel” dopo che il Cohen Gadol aveva confessato sulla sua testa i peccati di tutto il popolo.
La capra che veniva mandata all’Azazel, portava via simbolicamente tutti i peccati del popolo.
La Toràh poi procede descrivendo alcuni rapporti proibiti – con chi è vietato sposarsi o avere relazioni.
La Parashàh di Kedoshim fa appello al popolo ebraico di essere santo. Prosegue poi con le “istruzioni spirituali” per come arrivare ad essere santi e vicini ad HaShem. All’interno di questa Parashàh troviamo il segreto e la ricetta per la continuità ebraica. Se qualsiasi gruppo di persone vuole sopravvivere come etnia, deve avere valori e scopi comuni. Analizzando questa Parashàh possiamo apprendere molto riguardo al nostro futuro come singoli e come nazione.