La Parashà...in brevissima - Vaikrà
Il libro di Vayqrà (Levitico) tratta principalmente dei “sacrifici” o “offerte”. Secondo Rav Samson Raphael Hirsch, un “sacrificio” implica dare qualcosa di valore ai propri occhi, per il beneficio di qualcun altro. Un’ ”offerta” implica un dono che soddisfa colui che lo riceve. L’Onnipotente non ha bisogno dei nostri doni. Non ha necessità o desideri. La parola ebraica per indicare i sacrifici e “Qorban”, che è traducibile con un significato che implica il portare sé stessi ad una relazione più vicina con HaShem. I Qorbanot venivano offerti per ottenere il beneficio di avvicinarsi ad HaQadosh Baruch Hù.
Il Ramban, uno dei commentatori essenziali della Toràh, spiega che assistendo al duro destino dell’animale sacrificato, colui che ha commesso il peccato realizza la gravità della sua trasgressione. Ciò agevola il processo di Teshuvàh – correggere la propria condotta errata.
In questa Parashàh si tratta dei dettagli che riguardano vari tipi di Qorbanot: l’offerta che si brucia, l’offerta di farina, l’offerta del primo grano, l’offerta di colui che trasgredisce involontariamente, l’offerta di chi ha trasgredito volontariamente – che dipende dalle proprie possibilità economiche, e l’offerta per chi ha utilizzato per uso personale qualcosa che apparteneva al Mishkan o al Bet HaMiqdash in seguito.
Riadattamento del link com: http://www.aish.com/tp/ss/ssw/248085191.html