Una lacrima che brucia...
Da Perle di Mosàr di rav Immanuèl Piazza
Raccontarono sul famoso rabbino Chafètz Chayìm che un ragazzo deviò dalla retta strada e prese a fumare di Shabbat. Il rav invitò il giovinetto a casa sua, che arrivò e rimase però in casa del rav solo per qualche minuto e poi andò via. Nessuno sapeva cosa il Chafètz Chayìm gli avesse detto in quel poco tempo tuttavia, una cosa era chiara: da allora quel ragazzo fece un cambiamento in bene e fece teshuvà completa. Da quel giorno passarono molti anni…
Vi fu un periodo che un ebreo girava per il mondo facendo lezioni al pubblico. Una volta fece una lezione in una città americana e raccontò la storia di quel ragazzo e di come il Chafètz Chayìm lo avesse influenzato e fosse riuscito a riportarlo sulla retta via in pochi minuti. Inoltre aggiunse che fino a oggi nessuno sapeva cosa il Chafètz Chayìm gli avesse detto.
Conclusa la lezione, uno dei presenti si fece avanti e gli disse che lui era il ragazzo della storia, ossia colui che aveva parlato con il Chafètz Chayìm riportandolo sulla retta via. Inoltre, gli rivelò che in realtà il Chafètz Chayìm non gli disse nulla, soltanto mise i suoi palmi delle mani sui palmi del ragazzo, e piangendo con profondo dolore ripeté varie volte: "Shabbàt!! Shabbàt!!". Una lacrima del Chafètz Chayìm cadde proprio sul palmo della mano del ragazzo. Concluse quell'uomo dicendo: " quella lacrima brucia sulla mia mano fino ad oggi..."92
92 Tratto dal libro "Kitzùr Mishpetè haShalòm" di Rav Yitzchàq Silver
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