Torà, mitzvot e buone azioni
In occasione di Yom Kippùr riportiamo il capitolo ''Le Mizvòt" dal libro "Perle di Mosar"
di rav Immanuel Piazza
I negozi della grande città
Attraverso la seguente allegoria, il Chafez Chayim nel suo libro Nidchè Israel, vuole insegnarci quanto sono cari e preziosi agli occhi dell'Eterno coloro che rispettano la Torà e le mizvòt.
Una volta un uomo che viveva in un villaggio, fu accompagnato da un suo amico a fare una gita in città. Il suo amico che aveva sempre vissuto in città mostrò all'uomo del villaggio la ricchezza della città e i negozi pieni di merce. La prima tappa che fecero fu nel mercato dei venditori di grano. I negozi erano pieni di grano dal pavimento fino al soffitto.
Dopo visitarono il negozio che vendeva la lana, qui la merce si trovava sugli scaffali che erano fissati in tutti i lati dei negozio. Successivamente entrarono nel negozio che vendeva la seta, qui gli scaffali sui quale si trovava la merce erano fissati soltanto in due lati dei negozio.
Infine entrarono nel negozio che vendeva i gioielli preziosi e i diamanti, qui non c'erano per niente scaffali ma la merce era contenuta in un piccolo baule che si trovava nell'angolo e il resto del negozio era del tutto vuoto.
E fu che quando completarono la loro gita, l'uomo del villaggio tornò dai suoi famigliari e cominciò a lodare i negozi pieni di merce e a svalutare il negozio che vendeva i gioielli preziosi e i diamanti, poiché la merce si trovava soltanto nel piccolo baule. Gli rispose allora il suo amico: "Paesano ignorante! Sappi che tutti i negozi ripieni di merce che hai visto non valgono niente rispetto al piccolo baule pieno di gioielli preziosi e di diamanti che hai visto nell'ultimo negozio".
Spiega il "Chafez Chayim" che è così anche per ciò che ci riguarda.
Anche se purtroppo per ora sono pochi coloro che rispettano la Torà e le mizvòt rispetto al resto del mondo, tuttavia, questi sono il gioiello più prezioso e più caro agli occhi dell'Eterno, e valgono come se fossero miliardi e miliardi di persone32.
32 Tratto dal libro "Kol mashalè ha-Chafez Chaiim"
Un secondo della nostra vita e le mizvòt...
Nel Talmùd33 si racconta di Rabbì Elazar ben Drodia che inzialmente non rispettava la Torà e le mizvòt. Un giorno decise di fare teshuvà (ritorno alla Torà e alle mizvòt). Si pentì veramente delle sue azioni passate, mise la testa fra le ginocchia e cominciò a piangere singhiozzando così tanto, che la sua anima lasciò il corpo, e morì. Improvvisamente si sentì una voce Divina che proclamava: "Rabbì Elazar ben Drodria, hai parte nell'Olàm HaBà (Mondo Futuro)!" Riguardo a Rabbì Elazar ben Drodria disse Rabbì Aqivà piangendo: "C'è chi impiega tutta la sua vita per avere il merito di aver parte nell'Olàm Habà, e c'è chi se la guadagna un secondo".
Si domanda il grande rabbino Elihau Lopiàn: perchè Rabbì Aqivà pianse? Al contrario, doveva essere felice che rabbì Eazar ben Drodria riuscì ad arrivare a un livello spirituale così elevato in poco tempo?
La risposta è che Rabbì Aqivà pianse poiché vedendo rabbì Eleazar ben Drodria ha capito che l'uomo in pochi secondi è in grado di ottenere livelli spirituali elevatissimi, invece per quanto riguarda noi, quanti secondi vanno persi e sprecati in cose futili, anziché essere sfruttati compiendo buone azione, mettendo in atto le mizvòt e studiando la Torà? È per quei secondi sprecati che rabbì Aqivà pianse.
33 Avodà Zarà pag.17°
Torà, mitzvot e buone azioni
Una volta un papà chiese a suo figlio: se ho un albero con cinque uccellini, ed ho sparato ed ucciso due di essi, quanti uccellini mi sono rimasti? Il bambino che era intelligente rispose: ti rimangono soltanto due uccellini. Perché? chiese il papà. Rispose il bambino: gli altri tre uccellini sono scappati dal rumore del fucile, e quindi sono rimasti soltanto i due uccellini morti…
Se chiediamo, ad una persona che ha guadagnato 200 euro e ne ha donati 50 in tzedaka’, quanti soldi ti sono rimasti in tasca? La risposta sarà 150 euro!! La risposta è facile ... anche un bambino dell’asilo può rispondere a questa domanda…
Be’ la risposta è errata…
Infatti la risposta corretta è che gli sono rimasti soltanto 50 euro…Come è possibile?
Poiché i 150 euro che gli sono rimasti in tasca tra un po’ verranno utilizzati e sprecati mentre i 50 euro che ha donato in tzedakà gli rimarranno in eterno. In altre parole il merito della Mitzvà dei 50 euro della tzedakà gli rimane in eterno…
Così anche se chiediamo ad una persona che è andata ad una lezione di Torà per un’ora, quanto tempo gli è rimasto ancora? Ci risponderà 23 ore. Non è così poiché gli è rimasta un’ora. Infatti, quell’ora di studio di Torà gli rimarrà come merito per l’eternità.
In questo mondo si può essere molto ricchi. Infatti ci sono molte persone che hanno macchine costose, ville, palazzi e molte ricchezze…. Non ti fare illusioni! Non gli appartiene niente… è soltanto un pegno che ha ricevuto dal S. …
Ecco che quando morirà e abbandonerà questo mondo nessuna delle sue ricchezze lo accompagnerà… ossia rimarrà tutto qua…
Ciò che una persona si porta nel Mondo Futuro sono solo e soltanto i meriti che ha acquisito con lo studio della Torà , con le Mitzvòt e con le buone zioni che ha compiuto…34
34 Tratto da "Chamesh dakot shel Torà" di Rav Ronen Chaziza
35 Tratto dal libro "Likutè Ezot", insegnamenti di Rabbi Nachman di Breslev
L’importanza di ogni minuto della nostra vita
Se una persona uccide il suo prossimo e ci sono i due testimoni che hanno visto il reato, secondo la Torà quell’uomo viene processato e condannato a morte dal tribunale rabbinico. La regola non cambia se un ragazzo di 18 anni uccide un anziano di 98 anni: viene condannato a morte. E anche se i dottori avevano detto che gli era rimasto un solo minuto di vita, e quel ragazzo lo ha ucciso prima che passasse quel minuto, ad ogni modo è condannato alla pena di morte. Non è chiaro… apparentemente, l’assassino si potrebbe rivolgere al tribunale e sostenere: “In fin fine ho privato quell’uomo soltanto di minuto di vita, mentre voi condannandomi alla pena di morte mi private di 80 anni di vita! La cosa giusta da fare sarebbe uccidermi a 98 anni!”
Ognuno di noi è abituato a pensare, “cosa si può fare in minuto di vita? Non è poi così tanto tempo…” Il S. ci insegna invece che ogni minuto è molto caro e prezioso. Puoi utilizzarlo nello studio della Torà e nel compimento delle mizvòt e delle buone azioni.
Per questo, anche se nel nostro caso l’assassino ha tolto soltanto un minuto di vita e non di più… è una grande perdita, poiché quell’anziano poteva utilizzare quel minuto della sua vita studiando Torà, facendo teshuvà o compiere anche una mizvà. Tu conosci il valore di una singola mizvà? Tu sai quanto vale di fronte al S. un solo minuto di studio di Torà?… quel minuto può donare a un ebreo meriti all’infinito... senza limiti…
Il saggio ne prenda insegnamento… Quante volte passano secondi, minuti e persino ore e non ci si occupa di studio della Torà e si spreca il tempo in cose vane… fai un cambiamento nella tua vita, è arrivato il momento di svegliarsi!! Sfrutta il tempo caro che il S. ti ha donato, nello studio della Torà e nel compiere le mizvot…36
36 Tratto dal libro "Netivè Or" del Rav Nissim Yaghen zz"l
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