Pirqè Avòt - Le Massime dei Padri
Cap. 3,15-16
Tutto è previsto e all'uomo è lasciato il libero arbitrio; il mondo è giudicato benevolmente e tutto dipende dal maggior numero delle azioni.
Egli affermava: Dietro tutto c'è un garante, e una trappola è stesa sopra tutti i viventi. La bottega è aperta e il bottegaio vende a credito, il registro è aperto e la mano scrive; chi vuole avere un prestito venga e se lo prenda; perché intanto gli esattori che vanno continuamente in giro, si faranno pagare dall'uomo tanto che sia consenziente come che non lo sia, perché essi hanno ciò che basta loro per giustificare la loro richiesta; il giudizio è secondo verità e tutto è pronto per il banchetto.
Commento:
Dietro tutto c'è un garante: Ogni singolo individuo del popolo di Israele è garante dell’altro.
Altra spiegazione: D-o ha un garante (un responsabile) per ogni azione, ossia l’anima dell’uomo: se l’uomo si serve dei propri organi per compiere la volontà del Signore, essi acquisiscono meriti e anche l’anima ne acquisisce; se invece si serve dei suoi organi per compiere trasgressioni ciò è un demerito e anche l’anima ci perde e sarà sottoposta al giudizio (Rashi).
Una trappola è stesa: È la morte. Infatti l’uomo non può sottrarsi né alla morte né al giorno del giudizio (Rashi).
La bottega è aperta: E lì si reca chiunque intende bere del vino. Lo stesso vale per l’uomo: se vuole compiere delle trasgressioni gli viene data la possibilità (Rashi).
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