Perché suoniamo la shofàr a Roah haShanà?
- arachimitalia
- 29 ago
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La mitzwà più importante di Rosh Hashanà è il suono e l’ascolto dello Shofàr. Tutti noi poniamo il massimo riguardo a questa mitzwà e la compiamo con rigore. Suoniamo tre tipi di suono: “T.S.R.T.” (cioè teqià, shevarim, teruà, teqià), “T.S.T.” (cioè teqià,shevarim, teqià), “T.R.T.” (cioè teqià, teruà, teqià). Nelle tre variazioni di ordine giungiamo all’ascolto di 100 suoni (e nell’uso dei sefaradim a 101).
Abbiamo trovato varie spiegazioni a questa domanda; in particolare quelle del Maimonide e di rav Saadià Gaòn.
Il Maimonide scrive che per quanto il suonare lo shofàr di Rosh Hashanà sia un decreto divino imperscrutabile, esso contiene un’allusione a qualcosa come: “Svegliatevi dormienti, esaminate le vostre azioni, fate penitenza e ricordate il vostro Creatore, o voi che dimenticate la verità in mezzo alle vanità caduche e che errate durante tutto l’anno dietro cose vane e vuote che non giovano né salvano. Considerate le vostre anime e perfezionate il vostro comportamento e le vostre azioni, abbandoni ciascuno la propria vita cattiva ed il suo pensiero non buono”.
Nel momento che veniva incoronato un re, nel primo giorno del suo regno, veniva suonato lo shofàr. E poiché l’inizio del “regno” di Hashèm avvenne nel mese di Tishrè, noi suoniamo lo shofàr di Tishrè in segno di accettazione del regno di Hashèm su di noi anche oggi.
Per ricordare la promulgazione della Torà, dov’è detto: “E la voce dello shofàr era molto forte”. Così facendo riceviamo su di noi il giogo della Torà e arriveremo al giorno del giudizio, innocenti.
Per ricordarci del sacrificio di Isacco, che sacrificò sé stesso, perché soltanto all’ultimo momento Abramo prese al suo posto il montone che rimase intrappolato con le corna tra i cespugli. Attraverso il ricordo di questo episodio di devozione verso il comando del Signore, acquisteremo anche noi tale qualità e decideremo che i precetti di Hashèm vanno compiuti in ogni possibile situazione.
L’uomo è influenzato da ciò che lo circonda. Il suono dello shofàr è un suono che intimorisce com’è scritto: “Al suono dello shofàr in città potrà il popolo non spaventarsi?!” (Amos 3,6). Lo shofàr all’epoca era un vero e proprio allarme; quindi la voce dello shofàr risveglia nell’uomo il timore e la paura che lo inducono...
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