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Nuotare durante Shabbat



È permesso nuotare durante Shabbat? Quali problemi alachici può comportare?

Prima di cominciare a rispondere a questa domanda, bisogna chiarire che si sta parlando di una piscina privata, in cui sono presenti solo uomini o solo donne. Situazioni miste sono rigorosamente proibite dall’alachà qualsiasi giorno della settimana.

Inoltre, stiamo parlando di una piscina situata in un Reshùt HaYachìd (dominio privato), in cui non si trasgredisce il divieto di trasportare durante Shabbàt. È sicuramente vietato nuotare in una piscina che è in dominio pubblico, perché si trasgredirebbe lo Shabbàt trasportando l’acqua mentre si nuota.

Inoltre, si sta parlando di una piscina contenente acqua fredda. Durante Shabbàt è proibito fare il bagno nell’acqua riscaldata, anche se l’acqua è solo tiepida. Ricapitolando, la domanda è se si possa nuotare durante Shabbàt in una piscina in cui ci siano solo uomini o solo donne, situata in un dominio privato e che contenga solo acqua fredda.


Lo Shulchàn Arùch (Orach Chaìm 339) stabilisce che, strettamente parlando, è possibile nuotare durante Shabbàt in una piscina che sia completamente circondata da mura, come sono le piscine odierne. È vietato invece nuotare in un fiume.

Tuttavia, tutte le autorità alachike recenti e contemporanee, stabiliscono all’unanimità che non si deve nuotare di Shabbàt. Come spiegano i Poskìm, anche se nuotare è intrinsecamente permesso, dà luogo a molteplici potenziali problemi alachici. Per esempio, non è possibile strizzare i capelli bagnati, il costume da bagno o l’asciugamano. Nello Yalcùt Yosef (Shabbat vol. 2, a partire da pag. 7) elenca altri numerosi problemi alachici causati dal fatto di nuotare durante Shabbat.

Inoltre, nuotare di Shabbat, non ha nulla a che fare con l’aurea di kedushà e santità che rivestono questo giorno speciale. Ammesso che si possano mettere da parte i problemi alachici esaminati, e assumendo che si riesca a nuotare in un modo tecnicamente possibile, questo minerebbe la natura stessa dello Shabbat, e per questo motivo, tutte le autorità alachiche senza eccezione, vietano il nuoto durante Shabbat. Fra questi Poskim troviamo Chacham Ovadia Hadaya (nel suo Yaskil Avdì 4:1), Rabbì Moshè Stern di Debereczyn (nel suo Beer Moshè) e Rabbì Ischak Weiss (nel suo Minchat Ischak). Questo è quello che stabilisce inoltre Chacham Ovadia Yosef.


Riassumendo: strettamente parlando, potrebbe essere permesso nuotare in una piscina di Shabbat sottostando ad alcune condizioni. In pratica però, le autorità alachike vietano il nuotare durante Shabbat a causa di molteplici problemi alachici causati dal fatto di nuotare.

Inoltre il nuoto non ha niente a che fare con l’aura di kedushà e santità che caratterizzano lo Shabbat.

Riadattamento del link: http://www.dailyhalacha.com/displayRead.asp?readID=727

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