Non far scomodare gli altri
Da perle di Torà di rav Immanuel Piazza
È scritto nella nostra Parashà: "...Tutta l'assemblea è santa..." (cap. 16, v. 3).
Il Gaon Rav Chaiim Kanievski racconta che una volta si trovava a Zfat con suo zio, Rav Avraham Yeshaia Karelitz zz"l, conosciuto come "Chazon Ish", a nome della sua famosa opera. Si avvicinò a loro un uomo anziano che gli disse che aveva avuto il merito di aver incontrato il famoso "Ridvaz", Rav Yakov David Wiloski zz"l. Allora il "Chazon Ish" gli chiese di raccontargli qualcosa di interessante che aveva visto dal "Ridvaz". L'anziano accettò, e frugando tra i suoi ricordi, raccontò:
Nello Shabbat che precedeva il giorno di Kippur, il Beth haKeneset del Ridvaz era gremito, infatti centinaia di residenti di Zfat venivano a sentire la sua Derashà. Poco prima dell'inizio della lezione, il Beth haKeneset era già riempito dal pubblico.
Una volta, quando il Ridvaz arrivò al suo Beth haKeneset avvolto nel suo Tallit, si accorse che se fosse entrato nella porta principale avrebbe dovuto far scomodare tutto il pubblico, che gli avrebbe fatto largo, affinché potesse arrivare nel punto in cui doveva recitare la sua Derashà.
Cosa fece? Non entrò dalla porta principale, e proseguì in direzione dell'altro lato, dove si trovava l'Aron haQodesh. Lì c'era una piccola finestra, nella quale era possibile passare, gattonando. Tutto il pubblico fu stupito nel vedere il Ridvaz entrare dalla finestra: tutto ciò per non far scomodare il pubblico.
Il "Chazon Ish" zz"l fu così contento di quel racconto che tutto l'intero giorno non smise di raccontarlo.
Tratto dal libro "Tuvechà Iabiu" del Rav Izchak Zilbershstain
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