“Non accendere un fuoco di Shabbat”
- arachimitalia
- 20 mar
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La Torà afferma: “Non accendere un fuoco di Shabbat” (Shemot 35:3).
Oltre al significato letterale, che lezione di vita possiamo imparare dal verso?
Lo Shlà (un acronimo che sta per il titolo del suo commento Shnè Luchòt HaBerìt – le Due Tavole del Patto) scrive che questo verso allude al fuoco della rabbia e della disputa.
Rabbì Eliàhu Lopiàn scrive che “idealmente una persona non dovrebbe mai arrabbiarsi, e una persona che nonostante tutto si sente arrabbiata, dovrebbe almeno cercare di evitare di esprimersi in modo incollerito. Il venerdì, per cercare di sbrigarsi a finire i preparativi per lo Shabbat in tempo, una persona tende a essere irascibile. Di Shabbat, quando tutta la famiglia siede insieme a tavola, può capitare che i genitori tendano a arrabbiarsi con i figli piccoli perché non si comportano bene. Quindi, specialmente durante Shabbat, bisogna prestare particolare attenzione a non arrabbiarsi”.
Dvar Torà basato su “Love Your Neighbor” di Rabbi Zelig Pliskin
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