Missiva di Ramban
Rabbì Moshe ben Nachman “Ramban” (Gerona 1194 – Israèle 1270) è l’autore di questa lettera destinata al figlio residente in Catalonia, per esortarlo nella virtù dell’umiltà. Invitando lui e la sua famiglia nella lettura di questa missiva una volta alla settimana, al punto che essa venga ripetuta a memoria. Ciò per insegnare ai figli fin dall’infanzia il timore del Cielo e la morale contenuta nella lettera, assicurandogli che, se leggerà questa missiva con consuetudine senza dubbio vedrà la propria salvezza da tutti i dispiaceri e avrà parte nel mondo futuro.
“Ascolta figlio mio l’ammonimento di tuo Padre e non allontanarti dell’insegnamento di tua Madre” (Ecclesiaste 1,8). Abbi cura di parlare con calma con ogni persona e in ogni momento. Ti salverai così dalla collera, qualità cattiva e che fa peccare. Dissero inoltre i nostri Maestri: «Colui che si adira , è dominato da mille inferni», come è detto: “Scaccia la collera dal tuo cuore e allontanerai il male dalla tua carne”, e non v’è male se non inferno, come è detto: “E anche il malvaggio nel giorno del suo castigo” (Talmùd Nedarim 21 su Ecclesiaste 11,10, Proverbi 16,4).
Nel momento che ti salverai dalla collera , entrerà nel tuo cuore la virtù dell’umiltà che è la virtù di tutte le virtù come è detto : “Premio dell’ umiltà , il timore del Cielo” (Proverbi 21,4).
E per merito dell’umiltà, entrerà nel tuo cuore il timore di D-O, e avrai così modo di meditare da dove sei venuto e verso dove vai, essendo tu un verme e una larva sia in vita che dopo la morte, e di fronte a chi in futuro dovrai render conto, di fronte all’ Onorato e Benedetto Egli Sia, come è detto: “Ecco, i cieli ed i cieli dei cieli non ti possono contenere“ (1 RE 8,27). E come è detto: “Il cielo e la terra Io riempio, detto del Signore ” (Geremia 23,24). Allorché rifletterai su questo, avrai timore del tuo Creatore, e non peccherai.
E con queste virtù sarai felice di ciò che hai.
Nel comportarti con umiltà, vergognandoti di ogni uomo e temendo il Signore e il peccato, sarà allora presente su di te la Divina Presenza, il Suo grande splendore, e la vita nel Mondo Futuro.
E adesso figlio mio, medita e rifletti, poiché colui che in cuor suo si innalza sulle altre creature, si rivolta verso il Regno del Cielo, poiché si gloria delle vesti del Regno dei Cieli, come è detto: “Il Signore regna rivestito di maestà” (Salmi 93,1). E di cosa può mai gloriarsi l’uomo? Forse della sua ricchezza? Ebbene, “D-O impoverisce D-O arricchisce” (1 Samuele 2,7).
Forse dell’onore? Anche quello appartiene a Lui ! Come è detto: “La ricchezza e l’onore da Te provengono” (1cronache 29,12), come può quindi vantarsi dell’onore che è del suo Creatore !?
Se si gloria della propria saggezza, ecco, “[ Il Signore]Toglie la favella ai più eloquenti e alle personalità dei popoli il senno” (Giobbe 12,20). Sicché è tutto nullo di fronte al Signore, poiché nella Sua collera umilia i superbi e di Sua volontà innalza gli umili. Quindi abbassa te stesso e verrai innalzato dal Signore.
Perciò ti spiego ora come comportarti secondo la virtù dell’umiltà, che sempre dovrai perseguire.
Ogni tua frase sia detta con calma, il capo ricurvo, i tuoi occhi rivolti in basso verso terra, e il tuo cuore in alto; non fissare mai la persona quando conversi con lui e considera ogni uomo superiore rispetto a te; se è sapiente o ricco lo devi rispettare, e se lui è povero e tu ricco o piu sapiente di lui, pensa in cuor tuo, che tu sei a lui inferiore, e che lui ha più meriti di te, perché se lui pecca lo fa inconsapevolmente, se tu pecchi lo fai con intenzione; in ogni tua conversazione, nei tuoi pensieri e azioni, pensa in cuor tuo, di essere di fronte al Benedetto Egli Sia e che la Sua presenza è su di te, perché tutta la terra è piena della Sua gloria; ogni tua parola sia piena di terrore e timore [del Cielo], come un servo di fronte al padrone; abbi vergogna di qualunque uomo, e se qualcuno ti grida non rispondergli a voce alta, ma con calma, come il servo di fronte al padrone; sii sempre attento nello studio della Torà, in modo che tu possa metterla in pratica; e quando ti alzerai dal Libro cerca in ciò che hai letto, se c’è qualcosa che tu possa mettere in pratica; scruta sempre nelle tue azioni di giorno e di sera, e cosi facendo sarai penitente tutti i giorni della tua vita; scaccia dalla tua mente ogni occupazione mondana nel momento che preghi il Signore; predisponi il tuo cuore di fronte al Santo Benedetto Egli Sia e purifica la tua mente; rifletti sempre prima di parlare. Cosi facendo tutti i giorni della tua vita, per ogni cosa piccola o grande, non avrai a peccare.
In questo modo, il tuo parlare, le tue azioni e i tuoi pensieri, saranno retti e la tua preghiera sarà pura, pulita, intenzionale e accettata dal Santo Benedetto Egli Sia, come è detto: “Libera il loro cuore, li ascolti il Tuo orecchio” (Salmi 10,17).
Leggi questa lettera almeno una volta alla settimana, mettendola in pratica, procedendo sempre per la via del Signore affinché tu abbia successo in tutte le tue opere, meritando così il Mondo Futuro riservato ai giusti.
E ogni volta che la leggerai, verrai esaudito dal Cielo in ogni cosa che il tuo cuore chiederà, per sempre Amèn Sela.
®Tutti i diritti risevati. Traduzione di E. L. Asquelòn Israèle
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