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Le Selichòt halachà e racconti

DAL LIBRO DI RAV IMMANUEL PIAZZA

Le Selichòt halachà e racconti

N.4



La verità e il Viddui


Il Rav Rabbì Arie Leviin zz"l, tra le svariete azioni di Chesed14 di cui si occupava, andava anche nelle prigioni a riportare nella giusta strada i detenuti.

Una volta il presidente del tribunale superiore degli Stati Uniti si trovava qui in Israele nella cerimonia di liberazione dei detenuti.

Il presidente del tribunale si rivolse ad uno dei detenuti e gli chiese: "Dimmi una cosa: Sei sicuro che quando uscirai dalla prigione non ruberai di nuovo?"

Il detenuto sorpreso dalla domanda non aspettata, pensò qualche secondo e poi rispose: "Mi è bastata la lezione. Io credo che quando uscirò di qui, non ruberò più, tuttavia una sola volta ancora ruberò".

Il presidente gli chiese di spiegarsi meglio.

Allora il detenuto rispose: "Il Rav che viene a parlare qui con noi, Rabbì Arie Levin, non ha l'orologio, prima che farò Teshuvà15 mi impegnerò a compargliene uno, e se non avrò i soldi per farlo, ruberò un'altra sola volta e poi basta..."

Il presidente del tribunale americano stupefatto, capì dalle parole del detenuto quanto quest'ultimo ammirasse il Rav. Quindi volle incontrare il Rav per chiedergli quale fosse il segreto del suo successo nel far fare Teshuvà ai detenuti.

Quando i due s'incontrarono, il Rav gli disse:

"Conosco bene queste persone e so che in una fase iniziale non sono pronti a mettere in atto tutta la Torà. Quindi li educo a mettere in atto una sola mitzwà: dire la verità.

Gli insegno che devono dire la verità a tutti i costi, anche in una situazione spiacevole.

Infatti se una persona si abitua a dire constantemente la verità, e sa che è obbligato a dire soltanto la verità, allora non ruberà, poiché sa che se verrà preso dovrà confessare tutta la verità, e ciò non è piacevole, per questo non gli sembra che valga la pena rubare..."

*

Possiamo studiare da questo racconto un insegnamento per ognuno di noi. Se una persona si abitua a dire sempre la verità, soltanto la verità, e sa che non ha altra via di scampo, allora farà attenzione a non compiere nessuna trasgressione.

E questo potrebbe essere il motivo del grande Viddui16 che si recita a Yom Kippur. Se una persona sa fin dall'inizio che dopo che ha compiuto una trasgessione dovrà confessarla di fronte al Signore nel Viddui, allora non ne compierà altre...


(Tradotto dal libro "Tuvecha Iabiu" di Rav Izchak Zilbershtein e Moshè Michael Zuren)


Note:

14 Chesed: Azioni di misericordia

15 Teshuvà: Pentimento delle proprie azioni

16 Viddùi: Confessione dei peccati




Le Selichòt nell' Halachà


Da quando si recitano:


Domanda: Da quando si recitano le Selichòt?


Risposta:

La tradizione ci insegna che Moshè Rabbenu è salito sul monte Sinai per ricevere le seconde Tavole della Legge nel capo mese di Elul, ed è sceso dal monte dopo 40 giorni, ossia nel giorno di Kippur. Quei 40 giorni furono giorni di misericordia per il popolo d'Israele, e nel giorno di Kippùr il Signore con gioia perdonò il loro peccato dicendo a Moshè: "Ho perdonato secondo quanto da te richiesto".


• Per questo motivo il Minhagh Sefardita è quello di iniziare a recitare le Selichòt dall'indomani del capo mese di Elul fino al giorno di Kippùr.


• Il Minhag Askenazita è quello di iniziare a recitare le Selichòt dal primo giorno della settimana in cui cade Rosh ha-shana. Tuttavia, se Rosh ha-Hashanà cade di lunedì o di martedì iniziano a recitare le Selichòt dal primo giorno della settimana che precede la settimana in cui cade Rosh ha-shana.


• Secondo il Minhagh Askenazita si suona lo Shofar dal capo mese di Elul fino alla vigilia di Rosh ha-shana (non compresa), a Shacrìt e a Minchà.


(Tradotto dai libri: "Chazon Ovadia, Iamim noraim", 1:1 e 23:19; Shulchan Aruch e Ramà(Orach chaiim 581:1 )





Il tempo utile per recitare le Selichòt:


Domanda: Qual è il tempo utile per recitare le Selichòt?


Risposta:


I nostri Maestri zz"l insegnano che in principio il Signore creò il mondo con la "MIddàt ha-Din", "atteggiamento di giustizia dell'Eterno". Successivamente però il Signore vide che il mondo non poteva avere esistenza in questo modo, quindi aggiunse anche la "Middat ha-Rachamim", "attegiamento di bontà dell'Eterno".


Tuttavia durante l'arco del giorno ci sono delle ore in cui la "Middàt ha-Din" ha dominio, e ci sono delle altre in cui ha dominio la "Middàt ha-Rachamim" : dal tramonto fino a "Chazzòt" (la mezzanotte secondo l'ora temporale) ha dominio nel mondo "l'atteggiamento di giustizia dell'Eterno".


• Per questo motivo in questo arco di tempo è proibito recitare le Selichòt e le 13 Middòt, dal momento che attraverso le Selichòt cerchiamo di risvegliare la bontà del Signore, e al contrario queste sono le ore in cui domina "l'atteggiamento di giustizia dell'Eterno", quindi facendo ciò sembrerebbe come che volessimo sfidare la "Middàt ha-Din".


• Colui che si trova in un Beth Ha-chneset in cui dicono le Selichòt e le 13 Middòt in questo arco di tempo, si sieda da un lato in silenzio e non partecipi alle Selichòt e non reciti le 13 Middòt.

Tuttavia è meglio uscire fuori.


• Il tempo più adatto per la recitazione delle Selichòt è da "Chazzòt" in poi (la mezzanotte secondo l'ora temporale), poichè queste ore vengono considerate "Et Razon", "Tempo propizio", dal momento che in questo arco di tempo "l'atteggiamento di bontà dell'Eterno" ha dominio nel mondo. (Tradotto dai libri: "Chazon Ovadia, Iamim noraim", 2:2 e 8:6; e "Iamim noraim ba-halachà uvaaggadà")




Nella diaspora:


Domanda: Nella diaspora qual è il tempo utile per recitare le Selichòt?


Risposta:


Coloro che si trovano nella diaspora a priori inizino a recitare le Selichòt dal momento in cui arriva "Chazzòt" (la mezzanotte secondo l'ora temporale) del luogo in cui si trovano.

Tuttavia coloro che facilitano e iniziano le Selichòt nel momento in cui arriva "Chazzòt" nella terra d'Israele, anche se ancora non è arrivato ancora "Chazzòt" nel luogo in cui si trovano, hanno fonti Rabbiniche su cui appoggiarsi.

(Tradotto dal libro: "Chazon Ovadia, Iamim noraim", 4 nella nota)




Non possono recitare le Selichòt di notte:


Domanda: Coloro che non possono recitare le Selichòt di notte quando le recitano?


Risposta:


Da "Chazzòt" (la mezzanotte secondo l'ora temporale) fino al tramonto si possono recitare le Selichòt, e beati coloro che recitano le Selichòt nella parte finale della notte prima dell'alba.


Coloro che non possono recitare le Selichòt di notte possono recitarle di buon mattino prima della Tefillà di Shacrìt o prima della Tefillà di Minchà.

In questi casi però è bene che il Chazàn indossi il Tallìt, similmente a quanto insegnato nel Talmud (Rosh ha-shanà pag. 17b): "...Il Signore si avvolse nel Tallit come un Chazan, e insegnò a Moshè l'ordine della Tefillà e inoltre gli disse: nel momento in cui il popolo d'Israele peccherà, reciti le 13 Middòt e Io li perdonerò".


(Tradotto dal libro: "Chazon Ovadia, Iamim noraim", 6:5)

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