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Le Selichòt halachà e racconti



DAL LIBRO DI RAV IMMANUEL PIAZZA

Le Selichòt halachà e racconti

N.2


Bilanciamento delle forze

Alla fine del Viddui5 diciamo: "Sarnu mi-mizvotecha u-mimishpatecha ha-tovìm ve-lo shavà lanu" - "Ci siamo allontanati dal compimento delle tue Mizvòt e dalle Tue giuste leggi e non abbiamo dato loro importanza".

Ci sono tre classi di persone:

a) Coloro che hanno il pieno controllo sul proprio yezer ha-rà.

b) Esattamente il contrario dei primi: Coloro che il loro Iezer ha-arà li ha sconfitti del tutto, e ha il pieno controllo su di loro. Sono ormai suoi prigionieri.

c) Coloro che si trovano in una situazione bilanciata, in ebraico "Ashvaà" (parità). Nel loro percorso hanno salite e discese, a volte sono loro che sconfiggono lo Iezer ha-rà, e a volte è lo Iezer ha-rà che li vince.

Nel Viddui esprimiamo il nostro sentimento di dolore per il fatto che non ci troviamo più nella situazione bilanciata, nello stato di "Ashvaà" (parità).

Il nostro Iezer ha-rà ha è molto forte, e ha il pieno controllo su di noi. Questo è espresso nelle parole del Viddui: "Ve lo shavà lanu". In ebraico "Shavà"(importanza) viene dalla stessa radice di "Ashvaà" (parità), ossia diciamo al Signore: "Ve lo shavà lanu", veniamo costantemente sconfitti dal nostro Iezer ha-rà, abbiamo perso del tutto il nostro bilanciamento.


(Tradotto dal libro "Va-ani Tefillà" del Rav Zadìk, Rabbì Chaiim Zaizik zz"L)


Note:

5 Viddùi: Confessione dei peccati



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Ricordati che siamo polvere della terra!

Se vogliamo riuscire a superare positivamente il giudizio di Chadosh Baruch Hu nel giorno di Rosh ha-shanà, dobbiamo armarci di un importante consiglio. Questo consiglio è alluso nella Tefillà dei Iamim Noraim, nell'Avinu Malkenu: "Zchòr ki afar anachnu !" (Ricordati che siamo polvere della terra!).

Se nel corso di un processo in tribunale si verificasse che il querelato in questione è la "polvere della terra", sicuramente il processo si interromperebbe immediatamente. Infatti non è possibile condannare la "polvere della terra". Non è possibile fare un processo alla "polvere della terra". Senza dubbio i giudici si rivolgerebbero al querelatore dicendo : "Perchè hai portato la polvere della terra in tribunale? Non lo sai che non è possibile processarla?".

Lo stesso vale anche per ciò che riguarda il Tribunale del Signore: non è possibile processare la polvere della terra. Quindi se una persona è umile e fa di se stesso polvere della terra, non potrà essere processato; e come risultato di ciò supererà positivamente il giudizio del giorno di Rosh ha-shanà.

(Tradotto dal libro "Netivè Or" del Rav Zadìk Rabbì Nissim Yaghen zz"l)



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Mi sono dimenticato

Il Rav Zadìk, Rabbì Nissim Yaghen zz"l racconta che una volta era ospite a casa di una famiglia a Los Angeles. Israel, uno dei bambini del padrone di casa voleva andare alle Selichòt, ma i suoi genitori preferirono non svegliarlo affinchè potesse recuperare le ore di sonno che gli mancavano.

La notte successiva però il Rav disse al padrone di casa che forse era il caso di portare con loro anche il piccolo Israel affinchè non si rattristasse. Il papà accettò e il bambino appena fu svegliato si sbrigò a vestirsi, e uscì assieme a loro.

Durante le Selichòt il Rav rivolse il suo sguardo in direzione del bambino che da tempo aspettava quel momento. Il Rav era stupefatto: il bambino sedette in silenzio dall'inizio fino alla fine delle Selichòt, senza dire nemmeno una parola!

Dopo che conclusero le Selichòt il Rav si rivolse al bambino e gli chiese: "Israel, dimmi la verità hai detto le Selichòt?". La rispostà del bambino non tardò: "No. Mi sono dimenticato di recitare le Selichòt".

Il Rav era felice che il bambino non avesse mentito, tuttavia in cuor suo pensò: "Non è un peccato? Voleva così tanto venire alle Selichòt, ha pianto fiumi di lacrime per venire al Beth ha-chneset, si è svegliato in mezzo alla notte, si è vestito con solerzia, e poi si è dimenticato di recitare le Selichòt,per quale ragione è venuto? È ridicolo!" Tuttavia subito dopo il Rav pensò: "Anche noi ci comportiamo allo stesso modo: veniamo al Beth haKeneset e recitiamo le Selichòt. Ma la mizvà della Teshuvà6 l'abbiamo fatta? La Teshuvà abbiamo dimenticato di farla... è ridicolo!"

(Tradotto dal libro "Netivè Or" del Rav Zadìk Rabbì Nissim Yaghen zz"l


Note:

6 Teshuvà: Pentimento delle proprie azioni

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Dediche
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In memoria di Antonella bat Giuseppina z.l.
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