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Le Mitzwòt della Parashà



(240-241) Yosèf si rivela ai fratelli, ma non li ammonisce direttamente. Gli dice solo che lui è Yosèf – e questo è l'ammonimento più grande, perché capiscono di aver sbagliato. Yosèf rischia la vita, perché allontana tutti gli egiziani per rivelarsi ai fratelli, affinché non si vergognino dinnanzi ad altri. Vediamo e mizwòt legate a quanto detto:

240 (Mitzwà 'asè 98) Ammonire il peccatore, com'è detto “Ammonisci il tuo prossimo” (Vayqrà 19:17). E gli si annunci che pecca verso sé stesso con le sue cattive azioni, e così gli spieghi che non glielo dice se non per il suo bene, al fine di farlo giungere alla vita dell' 'Olàm haBà. Si è tenuti ad ammonire fino a che non si viene ascoltati oppure malmenati, offesi o gli viene risposto: “Non voglio ascoltare”. Persino un piccolo deve ammonire il grande [i genitori vanno ammoniti anch'essi, ma in modo molto differente, affinché non gli si manchi di kavòd, e tanto meno li si disprezzi ]. E chi ha la possibilità di ammonire e non lo fa, è considerato come se avesse trasgredito quello stesso divieto. E nonostante sia una mitzwà ammonire, non lo faccia subito vergognare. È una mitzwà accettare di essere ammonito,  e voler bene a chi lo ammonisce. Si applica in ogni luogo e in ogni tempo, sia per gli uomini che per le donne.

241 (Mitzwà lo ta'asè 143) Non fare vergognare il prossimo, com'è detto: “Ammonisci il tuo prossimo e non porgli addosso un peccato (Vayqrà 19:17). Questo persino in privato, tanto più in pubblico. Non si riceve pena corporale su questo divieto, nonostante sia un grande peccato. I nostri chakhamìm hanno detto: "Chi fa impallidire di vergogna una persona davanti alla gente, non ha parte nel mondo a venire”. Pertanto stia attento a non svergognare chicchessia sia esso piccolo o grande, e non lo chiami con un nomignolo di cui si vergogna. E questo vale solo riguardo a peccati tra un uomo e il suo prossimo, ma se ha peccato nei confronti di HaShem e lo ha ammonito diverse volte in privato e non è stato ascoltato, ci sono casi in cui è permesso / doveroso rendere noti i suoi peccati ai più lasciandolo vergognare affinché faccia Teshuvà. Questa mitzwà si applica in ogni luogo e in ogni tempo, sia per gli uomini che per le donne.

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Dediche
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In memoria di Antonella bat Giuseppina z.l.
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