Le Berakhòt traslitterate e tradotte
BERACHOT
Cose nuove:
Baruch Atta' Adonai Eloeinu Melech haolarm sheecheianu vekiemanu veighianu
lazman haze
Benedetto tu Dio nostro re del mondo che hai fatto vivere, sussistere e giungere a questo
momento.
Sul talled:
Barukh Attà A. Eloenu Melekh ha’olam asher qiddeshanu bemitzvotav vetzivvanu
leit’atef betzitzit.
Benedetto tu Dio nostro re del mondo, che ci hai santificato con i tuoi precetti e ci hai
comandato di avvogerli nel zizit.
Sui Tefillin:
Barukh Attà A. Eloenu Melekh ha’olam asher qiddeshanu bemitzvotav vetzivvanu
leanniach tefillin.
Benedetto tu Dio nostro re del mondo, che ci hai santificato con i tuoi precetti e ci hai
comandato di mettere i tefillin.
Sui frutti dell'albero:
Barukh Attà A. Eloenu Melekh ha’olam borè perì ha’etz.
Benedetto tu Dionostro re del mondo, che crea il frutto dell'albero.
Sui frutti della terra:
Barukh Attà A. Eloenu Melekh ha’olam borè perì haadamà.
Benedetto tu Dio nostro re del mondo, che crea il frutto della terra.
Su dolci pasta e riso:
Barukh Attà A. Eloenu Melekh ha’olam borè minè mezonot.
Benedetto tu Dio nostro re del mondo, che crea tipi di cibo.
Sulle bevande:
Barukh Attà A. Eloenu Melekh ha’olam sheakol nia bidvarò
Benedetto tu Dio nostro re del mondo, che tutto viene creato dalla sua parola
Birchat ha mazon
Traslitterazione di Rav Benedetto Carucci
Realizzazione di David Pacifici
Baruch attà Ad... Elo-nu melech aolam, azan et aolam kullò betuvò, bechen bechesed uvrachamim u noten lechem lekol basar ki leolam chasdò, uvtuvò aggadol tamid lo chasar lanu veal iechsar lanu mazon leolam vaed, baavur shemò aggadol ki u El zan umfarnes lakol, umetiv mazon lechol beriotav asher barà; Baruch attà A. azan et akol.
Nodè lechà A. Elo-nu al sheinchalta laavotenu eretz chemdà tovà urchavà, veal sheotzetanu meeretz Mitzraim ufditanu mibet avadim, veal beritechà shechatamta bivsarenu, veal Toratechà shelimadtanu veal chukecha sheodatanu, veal chaim, chen vachesed shechonantanu, veal achilat mazon sheattà zan, umfarnes otanu tamid bechol iom uvchol et uvchol shaà.
Ve al akol A. Elo-nu anachnu modim lach umvarechim otach itbarach shimchà befì kol chai tamid leolam vaed, kakatuv veachaltà vesavatta uverachtà et A. Elo-cha al aaretz attovà asher natan lach, baruch attà A. al aaretz veal ammazon.
Rachem na A. Elo-nu al Israel ammecha veal Ierushalaim irecha veal Tzion mishkan kevodecha veal malchut bet David meshichecha veal abbait aggadol veakadosh shenikrà shimchà alav, Elo-nu, avinu reenu, zunnenu farnessenu vechalkellenu vearvichenu vearvach lanu A. Elo-nu meerà mikol tzarotenu, venà al tatzrichenu, A. Elo-nu, lò lidè matnat basar vadam velò lidè alvaatam, ki im leiadechà ammeleà, appetuchà akedoshà vearchavà shelò nevosh velò nikalem leolam vaed.
[se è Sabato si aggiunge: Retzè A. Elo-nu bemitzvotecha, uvmitzvat iom asheviì ashabbat aggadol ve akadosh azè, ki iom zè gadol ve kadosh u lefanecha lishbot bo velanuach bo beaavà, kemitzvat retzonecha, uvirtzonecha aniach lanu, A. Elo-nu, shelò teè tzarà veiagon vaanachà beiom menuchatenu, vearenu A. Elo-nu benechamat Tzion irecha uvvinian Ierushalaim ir kodshecha, ki attà u baal aieshuot uvaal annechamot].
Uvnè Ierushalaim ir akodesh bimerà beiamenu, baruch attà A. bonè berachamav Ierushalaim amen.
Baruch attà A. Elo-nu melech aolam, ael avinu malkenu, adirenu, borenu goalenu iotzerenu kedoshenu kedosh Iaakov, roenu roè Israel, ammelech attov ve ammetiv lakol she bechol iom va iom, u etiv u metiv u ietiv lanu, u ghemalanu, u gomelenu, u igmelenu laad, lechen ulchesed ulrachamim ulrevach, atzalà veatzlachà, berachà vishuà, nechamà parnasà vechalkallà, verachamim vechaim veshalom vekol tov, umikol tuv leolam al iechasserenu.
Arachaman u imloch alenu leolam vaed; arachaman u itbarach bashamaim uvaaretz; arachaman u ishtabbach ledor dorim veitpaar banu lanetzach netzachim, veittadar banu laad ulolmè olamim; arachaman u ifarnessenu bechavod; arachaman u ishbor ullenu meal tzavvarenu veù iolichenu komemiut leartzenu; arachaman u ishlach lanu berachà merubbà babait azè veal shulchan azè sheachalnu alav; arachaman u ishlach lanu et Eliau annavì zachur latov, vivasser lanu besorot tovot ieshuot venechamot; arachaman u ievarech et kol ammesubbim kan, otanu vekol asher lanu kemò shenitbarechù avotenu Avraam, Itzchak veIaakov bakol mikol kol, ken ievarech otanu kullanu iachad bivrachà shelemà, venomar amen.
Bammarom ielammedù aleem vealenu zechut sheteè lemishmeret shalom venissà berachà meet A. utzdaccà mEloè ishenu, venimtza chen vesechel tov beenè Elo-im veadam.
[di Sabato: Arachaman u ianchilenu iom she kullò Shabbat umnuchà lechaiè aolamim]
Arachaman u ianchilenu iom she kullò tov; arachaman u iezakkenu limot ammashiach ulchaiè aolam abbà; migdol ieshuot malkò veosè chesed limshichò, le David ulzarò ad olam; osè shalom bimromav u iaasè shalom alenu veal kol Israel veimrù amen.
Irù et A. kedoshav ki en machsor lireav, kefirim rashù veraevu vedorshè A. lò iachserù kol tov; odu lA. ki tov ki leolam chasdò, poteach et iadecha umasbia lechol chai ratzon; baruch agghever asher ivtach bA. veaià A. mivtachò; naar aiti gam zakanti velò raiti tzaddik neezav vezarò mevakesh lachem, A. oz leammò itten A. ievarech et ammò bashalom.
Adattamento della traduzione di Dante Lattes
realizzata da David Pacifici
Maestri! Signori! Benediciamo Colui dei cui beni abbiamo mangiato!
(i presenti)
Benedetto Colui dei cui beni abbiamo mangiato e per la cui grande bontà viviamo!
(chi benedice)
Benedetto Colui dei cui beni abbiamo mangiato e per la cui grande bontà viviamo!
Benedetto sii Tu, Eterno, Dio nostro, Re del mondo, Colui che alimenta tutto l'universo: con la Sua bontà, con grazia, con pietà e con misericordia dà cibo ad ogni creatura, poiché la Sua pietà è infinita. Per la Sua grande bontà non ci mancò mai né mai ci mancherà alimento, per virtù del Suo Nome grande, poiché Egli alimenta, nutre e benefica tutti e procura il cibo per tutte le Sue creature che Egli creò. Benedetto sii Tu, o Eterno, che dai alimento a tutto il creato.
Ti ringraziamo, o Eterno Dio nostro, perché concedesti ai nostri padri una terra attraente, feconda e spaziosa, perché ci traesti, o Eterno, dalla terra d'Egitto e ci liberasti dal luogo della schiavitù; per il Tuo patto che suggellasti nella nostra carne, per la tua Torà che ci insegnasti, per le Tue norme che ci rendesti note, per la vita, per l'amore, per la pietà che ci accordasti, per il cibo con cui Tu ci alimenti e ci nutri, di continuo, ogni giorno, in ogni stagione, in ogni ora.
Per tutte queste cose, o Eterno, Dio nostro, noi Ti rendiamo grazie e Ti benediciamo, sia benedetto il Nome Tuo dalla bocca di ogni essere vivente, ogni giorno, in perpetuo, come è scritto nella Torà: "Mangerai e ti sazierai e benedirai l'Eterno tuo Dio per il bel paese che ti ha dato". Benedetto sii Tu, o Eterno, per la terra e per il cibo.
Abbi pietà, o Eterno, Dio nostro, d'Israel tuo popolo, di Jerushalaim tua città, del monte Sion che è sede della Tua maestà, del regno del casato di David Tuo Mashiah, della grande e sacra Casa dedicata al Tuo Nome! Dio nostro, Padre nostro, sii Tu il nostro pastore, sii Tu a darci il cibo, a porgerci il nutrimento, a fornirci l'alimento, a provvedere ai nostri bisogni. Liberaci presto, o Eterno, Dio nostro, da tutte le nostre ansie. Fa che non abbiamo bisogno, o Eterno, Dio nostro, né dei doni degli esseri mortali né dei loro prestiti, ma soltanto della Tua mano piena, aperta, santa e generosa sì che non abbiamo mai a vergognarci né a rimanere mortificati.
Se è sabato si dice: Fa, o Eterno, Dio nostro, che attingiamo un senso di vigore e di pace dall'adempimento dei Tuoi precetti e dall'osservanza del settimo giorno, di questo Sabato grande e sacro, poiché esso è per Te giorno grande e sacro, destinato alla cessazione del lavoro ed al riposo, con sentimento di amore, secondo il comandamento della Tua volontà. Concedi noi, o Eterno, Dio nostro, il sereno riposo che Tu desideri in modo che la sventura, il dolore e l'ansia non turbino il nostro giorno di pace. Concedi a noi di vedere Sion, la Tua città, riconfortata, e Jerushalaim, Tua santa città, ricostruita poiché Tu sei il Signore della salvezza, il Signore della consolazione.
Ricostruisci Jerushalaim, città santa, presto ai giorni nostri.
Benedetto sii Tu, o Eterno, che con un atto di pietà ricostruisci Jerushalaim. Così sia.
Benedetto sii Tu, o Eterno, Dio nostro, Re del mondo; Tu che sei l'unico Dio, il padre nostro, il nostro Re, il nostro onnipotente Signore, il nostro creatore, il nostro redentore, il nostro autore, il nostro santo, il santo di Giacobbe, il nostro pastore, il pastore di Israel, il Re buono e benefico verso ogni essere, Colui che quotidianamente ci ha dimostrato, ci dimostra e ci dimostrerà la Sua benevolenza, che ci ha colmato, ci colma e ci colmerà sempre di grazia, di amore, di pietà, di sollievo, di salvezza, di prosperità, di benedizione, di salute, di conforto, di nutrimento, di alimento, di pietà, di vita, di pace e di ogni bene. Egli non ci privi d'alcun bene.
Il Misericordioso regni sopra di noi in perpetuo.
Il Misericordioso Sia benedetto in cielo ed in terra.
Il Misericordioso sia lodato in tutte le generazioni e sia glorificato in noi per l'eternità e sia esaltato in noi, sempre, in perpetuo.
Il Misericordioso ci alimenti con decoro.
Il Misericordioso spezzi il giogo che ci sta sul collo e ci riconduca a fronte alta, alla nostra terra.
Il Misericordioso mandi una copiosa benedizione in questa casa e su questa mensa, alla quale abbiamo mangiato.
Il Misericordioso ci mandi il profeta Elia, ricordato in bene, ad annunciarci con gioia redenzioni e consolazioni.
Il Misericordioso benedica il (mio padre e mio maestro) padrone di questa casa e la (mia madre e mia maestra) padrona di questa casa; li benedica insieme con la loro famiglia, con i loro figli e con tutto ciò che essi hanno; benedica noi e tutto ciò che abbiamo; nello stesso modo in cui furono benedetti i nostri padri Abramo, Isacco e Giacobbe, in ogni loro opera, da ogni parte, completamente, così Egli accordi a tutti noi insieme la Sua piena benedizione. E diciamo: Così sia.
Su in cielo sia promulgata la loro e la nostra innocenza, la quale sia presidio di pace: ed otteniamo benedizione da parte del Signore e pietà di Dio, nostro salvatore; e possiamo acquistarci la grazia presso Dio e presso gli uomini.
Di sabato si aggiunge: Il Misericordioso ci conceda quel giorno che è tutto una sabbatica pace nella vita immortale.
Il Misericordioso ci conceda di assistere all'avvento del Mashiah ed alla vita del mondo futuro, Egli che è presidio di vittoria al Suo re ed è così generoso di benevolenza verso il Suo unto, verso David e la sua progenie, indefinitamente. Egli che fa regnare l'armonia nei cieli, ponga con la Sua misericordia la pace su di noi e sopra tutto Israel. Così sia.
"Temete il Signore, o Suoi santi, poiché nulla può mancare a coloro che lo temono. I leoncelli possono talvolta soffrire la penuria e la fame, ma coloro che hanno desiderio del Signore non mancano di alcun bene". "Lodate il Signore che è buono, che eterna è la sua pietà". "Tu apri la Tua mano e soddisfi il desiderio di ogni vivente". "Benedetto sia l'uomo che ripone la sua fiducia nell'Eterno e per il quale l'Eterno è l'unica speranza". "Io sono stato giovane ed ora sono vecchio, ma non ho mai veduto il giusto abbandonato né la sua prole andare in cerca di pane". "L'Eterno dia al Suo popolo la forza; l'Eterno benedica il Suo popolo con la pace".
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