top of page

Le 613 mitzvòt - Parashàt Haazinu - Birkat haTorà





Yehonatan Salem

Dei 613 comandamenti della Torà, 248 sono mitzvot positive e 365 sono negative. I nostri Maestri hanno deciso che prima di mettere in pratica un comandamento positivo, ad esempio suonare lo shofar, indossare i tefillin, santificare lo Shabbat etc., bisogna recitare una berachà, benedizione. Esistono due mitzvot positive, però, per cui l'osservanza della mitzvà stessa consiste nella recitazione della berachà. La prima è la birkat hamazon (vedi Parashat Ekev) e la seconda deriva dalla parashà di questa settimana. È scritto (Haazinu 32:3): “Quando pronuncio il nome di Hashem, tributate considerazione al nostro D-o”. I nostri Maestri spiegano che il versetto si riferisce a Moshè Rabbenu che quando studiava Torà, benediceva D-o (“Quando pronuncio il nome di Hashem”) e il popolo rispondeva amen (“tributate considerazione al nostro D-o”). È la fonte della birkat haTorà, la benedizione che recitiamo ogni giorno all'inizio della giornata, prima di studiare Torà. La birkat haTorà è composta da tre berachot. La prima tratta della mitzvà di studiare Torà. La seconda (“vehaarev na...”) tratta della richiesta ad Hashem di rendere le parole della Torà dolci e piacevoli per noi e per tutte le generazioni future, in modo da accumulare più conoscenza di Hahsem possibile e studiare Torà senza secondi fini, e Hashem è Colui che ce la insegna. La terza berachà (“asher bachar banu...”), la più importante, tratta della lode e del ringraziamento ad Hashem per averci reso la Sua nazione scelta e averci dato il Suo bene più prezioso: la Torà. I nostri Maestri ci insegnano che recitare la birkat haTorà è così importante che la distruzione del primo Bet Hamikdash è stata causata dal fatto che il popolo ebraico sia stato negligente nell'osservanza di questa mitzvà. Anche se studiavano Torà, non le attribuirono un grande valore e la non ritenevano tanto importante da dover recitare una benedizione. Perciò, sminuirono l'importanza di recitare le berachot e non le recitavano. Il Bach (Orach Chaim siman 47) spiega l'importanza di recitare la birkat haTorà e la gravità della negligenza di essa: la Volontà di D-o è che ci impegniamo a studiare Torà in modo che la nostra neshamà, anima, possa legarsi alla santa essenza di D-o che ci ha dato la Torà. D-o ci diede la Torà in regalo in modo che, per mezzo delle sue 248 mitzvot positive, che corrispondono alle 248 membra del corpo, e dei suoi 365 comandamenti negativi, che corrispondono ai legamenti, possiamo elevare il nostro corpo e unirci ad Hashem. Permettiamo, così, alla Presenza Divina di risiedere in modo permanente nel nostro mondo fisico. Il nostro mondo materiale si riempie di luce e si lega alle sfere celesti. Tuttavia, quando le persone erano negligenti nella recitazione della birkat haTorà dimostravano che consideravano la Torà a livello mondano, da studiare solo per conoscere il modo in cui mantenere le sue leggi e in cui condurre gli affari. Non intendevano conseguire la spiritualità della Torà o essere un mezzo per rivelare la presenza di D-o nel mondo. Il mondo diventò così un mero luogo fisico e non più una casa spirituale per la presenza divina e, di conseguenza, il Bet Hamikdash venne distrutto. Impegniamoci a recitare queste berachot all'inizio della nostra giornata e comprendiamo il loro valore profondo e la loro importanza.

Yorumlar


Dediche
candela.jpg
In memoria di Antonella bat Giuseppina z.l.
Vuoi dedicare un numero della nostra newsletter in occasione di un lieto evento, per ricordare una persona cara o per una preghiera di guarigione? 
Cerca da un Tag
Segui "Arachim Italia" su Facebook
  • Facebook Basic Black

Ti è piaciuto quello che hai letto? Fai una donazione adesso e aiutaci a pubblicare altri

articoli e a svolgere le nostre attività!

ARACHIM ITALIA ONLUS – IBAN: IT 20 N 02008 05119 000029359091

© 2024 by "Arachim Italia Onlus". Proudly created with Wix.com

bottom of page