La Parashà...in brevissima - Shemòt
Nella Parashà di questa settimana si parla degli ebrei che diventano prominenti e numerosi. Sale un nuovo re in Egitto “che non aveva conosciuto Yosef” (o meglio: che ha scelto di non conoscerlo non avendo nessuna gratitudine per quello che aveva fatto). Il faraone decreta la schiavitù per il Popolo Ebraico.
Moshè nasce e viene immediatamente nascosto a causa del decreto secondo cui tutti i neonati maschi ebrei devono essere uccisi. Moshè è salvato dalla figlia del faraone, cresce nel palazzo reale, esce fuori per rendersi conto della situazione dei suoi fratelli ebrei. Uccide un egiziano che stava colpendo un ebreo, scappa a Midian. Diventa un pastore, e poi HaShem gli comanda, nell’episodio del roveto ardente, di portare gli ebrei fuori dall’Egitto. Moshè torna in Egitto, parla al faraone che si rifiuta di dare il permesso di liberare gli ebrei. HaShem dice “Ora inizierai a vedere cosa farò al faraone!”
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