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La necessità di mangiare o bere dopo aver recitato il qiddùsh



C’è un famoso principio alachico conosciuto come “en qiddùsh bemaqòm seudà”, che significa che non si esce dall’obbligo di recitare il qiddùsh di Shabbat a meno che non si reciti all’interno di un pasto. Quando si recita o si ascolta il qiddùsh il venerdì sera o il sabato mattina, non si esce dall’obbligo del qiddùsh a meno che non si mangi un kezait (circa 27 grammi) di pane o di mezonòt (per esempio una torta fatta con la farina), o si beva un reviit (86 cc) di vino. Se una persona ascolta il qiddùsh e non mangia o beve nulla, o se beve qualcosa che non sia vino o mangia dei cibi quali riso, frutta e verdura, non è uscito d'obbligo. Visto che non ha compiuto la mitzwà del qiddush, ne consegue che non avrebbe dovuto mangiare, perché il venerdì sera e il sabato mattina non si può mangiare prima di aver fatto il qiddùsh.

Molte sinagoghe organizzano un qiddùsh o una colazione per i frequentatori dopo la tefillà di shachrit o musaf il sabato mattina. Il Rabbino generalmente recita il kiddùsh e beve un reviit di vino, mettendo quindi in pratica la regola di “kiddush bemaqom seudà”. Gli altri che ascoltano mangeranno generalmente un kezait di pane, torte, crackers e simili, così facendo hanno compiuto l’obbligo del qiddush. In teoria, non dovranno recitare di nuovo il qiddush per quello Shabbat, poiché hanno già compiuto il loro obbligo ascoltandolo al Bet HaKneset. In pratica, di solito gli uomini recitano il qiddùsh quando tornano a casa per i membri della famiglia che non lo hanno ancora recitato. Però, loro personalmente, hanno già compiuto il proprio obbligo sentendo il qddùsh al Bet HaKneset e mangiando un reviit di pane o torte.

Alcune persone però preferiscono non mangiare al Bet HaKneset, e dopo aver ascoltato il qiddùsh del rabbino bevono qualcosa o mangiano giusto qualche noce o della frutta. Questa abitudine non è corretta, poiché così facendo non compiono l’obbligo del qiddùsh e hanno quindi violato la proibizione di mangiare prima del qiddùsh. Quindi, se una persona ha in mente di non mangiare un kezait di pane, dolci o di non bere un reviit di vino, non deve mangiare e bere affatto. D’altro canto, chi organizza il kiddùsh deve preoccuparsi che ci sia abbastanza cibo per tutti così che possano mangiare un kezait e uscire dall’obbligo del qiddùsh.

Bisogna notare, che il Chacham Ovadia Yosef, in una famosa risposta pubblicata nella sua opera Yabia Omer (vol. 2, Orach Chaim 19), trova una possibile base per giustificare l’abitudine di mangiare un piccolo snack o di bere qualcosa dopo il qiddush del sabato mattina al Bet HaKneset. Scrive che questa pratica può forse essere difesa combinando due opinioni minoritarie. Numero uno, c’è un' opinione fra le autorità alachiche secondo cui la regola di “en kidush ela bemacom seudà” si applica solo al kiddùsh del venerdì sera. Il sabato mattina, secondo questa posizione, non bisogna bere vino o mangiare dopo il kiddùsh per compiere l’obbligo. Inoltre, c’è un’opinione secondo cui, se colui che ha recitato il qiddùsh beve un reviit di vino, questo è sufficiente per tutti coloro che hanno ascoltato il qiddush, che compiono il loro obbligo senza mangiare o bere qualcosa. Anche se non seguiamo nessuna di queste opinioni, il Chacham Ovadia sostiene che possano valere come possibile giustificazione per coloro che non mangiano o bevono dopo il qiddùsh della mattina al Bet HaKneset. Questa abitudine è sicuramente sbagliata, ma non bisogna reclamare contro chi si comporta in questo modo, perché potrebbe esserci qualche giustificazione per farlo (a meno che non si sappia che la persona si comporta così solo perché non conosce la regola e altrimenti sarebbe contenta di applicare il comportamento più corretto).

Riassumendo: una persona che recita o ascolta il qiddush il venerdì sera o il sabato mattina deve mangiare un kezait di pane, torte o simili, o bere un reviit di vino in quello stesso luogo, altrimenti non è uscito dall’obbligo del qiddùsh. Quindi, una persona che ascolta il qiddùsh non deve mangiare o bere nulla a meno che non intenda mangiare almeno un kezait dei cibi menzionati o di bere un reviit di vino.

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