La necessità di mangiare immediatamente dopo il Qiddùsh
Non si compie l’obbligo del Qiddùsh durante Shabbat se non si mangia un KaZàyit di pane o di mezonòt (27 grammi), o si beva un Reviìt di vino (81 cc) dopo aver recitato o ascoltato qualcuno che recitava il Qiddush. Si è tenuti a consumare il cibo o il vino immediatamente dopo il Qiddùsh, senza ritardi. Non è corretto ritardare a mangiare dopo aver recitato il Qiddùsh, perché il Qiddùsh va recitato nel contesto di un pasto.
Se qualcuno ha ritardato il mangiare o il bere vino, non facendolo subito dopo il Qiddùsh, ha tuttavia compiuto il suo obbligo e non deve ripetere il Qiddùsh. L’eccezione a quanto detto sussiste in un caso in cui la persona aveva in mente quando recitava il Kiddush di mangiare solo dopo 72 minuti o più dopo il Qiddùsh. Se una persona fin dall’inizio aveva programmato di ritardare a mangiare per questo lasso di tempo, non ha compiuto la mitzwà del Qiddush e deve recitarlo nuovamente. Se però la persona aveva in mente di mangiare subito dopo il Qiddùsh e poi succede qualcosa e il consumo del cibo viene ritardato, è uscito dall’obbligo del Qiddùsh. Anche se bisogna sicuramente sforzarsi di mangiare o bere vino immediatamente dopo il Qiddùsh, la persona esce dall’obbligo a meno che non abbia programmato dall’inizio di ritardare il consumo di cibo o il bere vino. Questo è quanto stabilito da rav Ovadià Yosèf nella sua opera Halikhòt Olàm (vol. 3 pag.3).
Riassumendo: bisogna mangiare un KaZayit di pane o di mezonòt (27 grammi), o bere un Reviìt di vino (81 grammi), immediatamente dopo aver recitato o ascoltato il qiddùsh, senza ritardare. Chi ha ritardato il mangiare o il bere è comunque uscito dall’obbligo del Qiddùsh, a patto che non abbia programmato dall’inizio di ritardare il mangiare o il bere per 72 minuti o più.
Riadattamento del link: http://www.dailyhalacha.com/displayRead.asp?readID=1862
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