La lettura dello Shemà
1. Pronunciare bene
Bisogna stare attenti a priori a pronunciare bene le lettere dello Shemà Israel. Ad esempio stando attenti a staccare le parole o a far sentire bene le lettere nella loro pronuncia corretta (vedi Shulchàn ‘Arùkh Orach Chaim 62:1 e Mishnà Berurà 62:1).
2. Quando non sono state pronunciate bene
Se non si fosse stati attenti a pronunciare bene le lettere dello Shemà si è usciti d’obbligo comunque.
3. Lettere omesse
Se però delle lettere o delle intere parole non sono state pronunciate affatto, sicuramente non si è usciti d’obbligo.
4. La ricompensa di chi porge attenzione a leggere con precisione
Chi sta attento a pronunciare bene le lettere dello Shemà Israel gli si "raffredda" il Ghehinnàm Perche? In base a come l'individuo si è comportato, così riceve ricompensa (middà kenègghed middàh). Come lui ha posto attenzione raffreddando l'istinto bollente che lo spinge a leggere in fretta e a non porre attenzione a queste cose, così si raffredda per lui ciò che solitamente è caldo (Mishnà Berurà 62:2 a nome del Bet Yosèf).
5. Ad alta voce
Lo shelìach tzibbùr deve leggere lo Shemà Israel facendo sentire la sua voce al pubblico, affinchè tutti possano recitare lo Shemà nello stesso momento, accettando insieme il giogo divino (Shulchan ‘Arùkh Orach Chaim 62:5).
6. Chi non prega insieme agli altri
Anche chi non prega assieme al pubblico, quando sente che il pubblico recita lo Shemà Israel deve leggerlo con loro [Beùr Halakhà 62:5].
Ed è bene che pensi di non voler uscire d’obbligo dello Shemà se lo leggera in tempo successivamente, perché in effetti è preferibile leggerlo assieme alle relative Berakhòt e con il Tallìt e Tefillìn.
7. Se ha gia pregato
Se una persona sente gli altri che recitano lo Shemà, anche se essa ha già pregato, deve comunque leggere il primo versetto dello Shemà Israel e ‘Barukh Shem Kevod Malkhuto Le’Olam Va’ed’ assieme a loro.
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