top of page

La bruciatura del chamez

A proposito di pesach: la vigilia di pesach, usanze riguardanti la bruciatura del chamez, astenersi dal lavoro la vigilia di pesach

 



C’è l’uso di usare il lulav e le aravot del sukkot precedente per cominciare ad alimentare il fuoco con cui si brucerà il chamez alla vigilia di pesach. Alcuni inoltre, hanno l’abitudine di utilizzare gli stoppini che erano stati usati per accendere le candele di chanukkà. Il concetto che sta alla base di queste usanze è quella di riutilizzare oggetti attraverso cui precedentemente abbiamo compiuto una mizvà, per compiere una nuova mizvà.

Secondo l’alachà la vigilia di pesach è proibito compiere alcuni generi di lavori da dopo chazot. Ci sono due motivi principali su cui si basa questo divieto. In primo luogo, quando esisteva il Bet HaMikdash, la vigilia di pesach era un giorno in cui si portavano i sacrifici. Ogni ebreo faceva parte di un gruppo che offriva il korban pesach (sacrificio pasquale) nel pomeriggio della vigilia di pesach. Il Talmud riporta che nel giorno in cui si porta un sacrificio al Bet HaMikdash, bisogna astenersi dal lavoro come se fosse un giorno di festa. Pertanto, la vigilia di pesach era considerata una “sorta di giorno festivo” in cui gli ebrei si astenevano dal lavorare, in quanto in quel giorno ogni ebreo portava un sacrificio. Anche se, in assenza del Bet HaMikdash (possa presto essere ricostruito ai nostri giorni) non abbiamo la possibilità di portare sacrifici, la vigilia di pesach non ha perso il suo status di giorno di “quasi festa”.

Il secondo motivo per cui i Nostri Maestri hanno stabilito che bisogna astenersi dal lavorare nel pomeriggio della vigilia di pesach, è per essere sicuri di prepararsi in modo appropriato per la festa di pesach, compiendo azioni quali preparare le mazot, preparare gli utensili per la festa etc. 

Se fosse permesso lavorare la vigilia di pesach le persone sarebbero più concentrate sul proprio lavoro piuttosto che sui preparativi per la festa.

Questo divieto si applica ad attività come cucire, rammendare gli abiti, fare il bucato e tagliarsi i capelli. Chi ha necessità di tagliare i capelli nel pomeriggio della vigilia di pesach, deve andare da un barbiere non ebreo, e non può andare da un barbiere ebreo in quanto è proibito per un ebreo tagliare i capelli a un'altra persona la vigilia di pesach. E’ permesso tagliarsi i capelli da soli e farsi la barba nel pomeriggio della vigilia di pesach.  Bisognerebbe anche lucidarsi le scarpe e tagliarsi le unghie.

Questo divieto non si applica a generi di lavoro come effettuare chiamate telefoniche e organizzare acquisti e vendite. Tali lavori sono permessi la vigilia di pesach in quanto non è a questo genere di lavoro che i Saggi si riferivano quando hanno istituito la proibizione.

Ci sono alcuni luoghi in cui il divieto di lavorare è esteso a tutto il giorno della vigilia di pesach. Nelle comunità in cui questo uso è vigente bisogna attenervisi evitando di compiere lavori proibiti durante il pomeriggio della vigilia, già dalla mattina. L’uso generale comunque, è quello di astenersi dal lavorare a partire dal pomeriggio della vigilia.

Riassumendo: c’è l’uso di accendere il fuoco con cui si brucia il chamez usando oggetti che erano stati precedentemente usati per altre mizvot  come il lulav e gli stoppini per le candele di chanukà. Bisogna evitare di compiere lavori quali rammendare e tagliarsi i capelli nel pomeriggio della vigilia di pesach. Chi volesse tagliare i capelli nel pomeriggio della vigilia può farlo andando da un barbiere non ebreo. È possibile radersi, lucidare le scarpe, tagliarsi le unghie e svolgere attività commerciali nel pomeriggio della vigilia.

Tag:

Comments


Dediche
candela.jpg
In memoria di Antonella bat Giuseppina z.l.
Vuoi dedicare un numero della nostra newsletter in occasione di un lieto evento, per ricordare una persona cara o per una preghiera di guarigione? 
Cerca da un Tag
Segui "Arachim Italia" su Facebook
  • Facebook Basic Black

Ti è piaciuto quello che hai letto? Fai una donazione adesso e aiutaci a pubblicare altri

articoli e a svolgere le nostre attività!

ARACHIM ITALIA ONLUS – IBAN: IT 20 N 02008 05119 000029359091

© 2024 by "Arachim Italia Onlus". Proudly created with Wix.com

bottom of page