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L'aspetto esteriore



La Torà afferma: “Per tuo fratello Aharon farai degli indumenti sacri, in segno di onore e bellezza. Parla a tutti gli esperti che ho provvisto di intelligenza affinchè facciano gli abiti di Aharon per poterlo consacrare, così che Mi presti servizio come sacerdote”(Shemot 28:2-4).

Questa sezione inizia con il secondo verso che dice che lo scopo dei vestiti dei koanim era in segno di onore e bellezza, ma Moshè, quando parla a coloro che avrebbero prodotto gli abiti, dice che nel cucirli devono avere l’intenzione di creare abiti che servano per santificare i koanim e servire l’Onnipotente. Perché Moshè non dice che i vestiti devono essere belli?

Rabbi Yehuda Leib Bloch spiega: gli abiti dei coanim hanno un profondo significato spirituale e simbolico. Servivano per dare ai koanim una santità speciale nel rapportarsi con HaShem. Per questo motivo devono essere creati esattamente come ha detto il Signore.

Per raggiungere questo scopo non era necessario che fossero belli agli occhi degli uomini. Tuttavia, la natura umana è fatta in modo che si aspetta che qualcosa che ha una grande importanza sia bella anche esteriormente. I sentimenti delle persone nei confronti delle cose sono molto influenzati dall’apparenza esteriore. Quindi, gli abiti dei koanim dovevano essere belli. Questo è il motivo per cui Hashem desidera che gli indumenti siano per “onore e bellezza” e di conseguenza comanda a Moshè di crearli in questo modo.

Tuttavia a Moshè è stato detto di non menzionarlo ai saggi incaricati di preparare gli indumenti. A loro è stato solo detto di creare indumenti per santificare e servire l’Onnipotente. Coloro che fanno il vero lavoro sacro di produrre gli abiti devono avere un atteggiamento mentale elevato; se avessero in mente che gli abiti devono essere anche belli agli occhi delle altre persone, questo influenzerebbe in modo negativo i loro pensieri sacri, necessari per creare questo genere di indumenti.

Questo, ha detto Rabbi Bloch, ha conseguenze pratiche per coloro che sono coinvolti in questioni spirituali: anche se è necessario fare qualcosa per la bellezza esteriore, l’obiettivo principale per coloro che hanno l’incarico di gestire questo genere di cose dovrebbe essere inerente alla santità e alla spiritualità e non all' esteriorità.

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