L'amore per lo studio della Torà
Da Perle di Mosar di rav Immanuel Piazza
Chi non conosce la famosa Yeshivà di Ponovich, nella città di Benè Beràq? Si racconta riguardo al Rav di Ponovich, rabbì Yosef Shalom Cahanaman, che usasse visitare l'orfanotrofio che si trovava accanto alla Yeshivà. Molte volte il Rav andava a trovare i bambini durante l'ora del pasto o prima che andassero a dormire. La sua visita era soprattutto basata sull'insegnare ai bambini il timore del Signore e l'amore per la Torà, mostrando loro anche il suo amore nei loro confronti. Una volta quando entrò nella mensa all'ora del pasto, porse ai bambini una domanda: "È risaputo che esiste l'uso di recitare alla fine della Amidà un verso del Tanach o della Torà, in cui è alluso il proprio nome. Per quale motivo?" Gli rispose allora un bambino: "Poiché i nostri Maestri ci insegnano che quando una persona muore, e la sua anima viene giudicata di fronte Tribunale Divino, non si ricorderà il proprio nome, e quindi recitando nell'Amidà un verso in cui è alluso il proprio nome, ciò lo aiuterà a ricordarselo in quel momento...". Allora il Rav avvicinandosi a quel bambino, disse: "Molto bene, tuttavia ho ancora una domanda da porgerti: quante volte durante il corso del giorno senti pronunciare il tuo nome dai tuoi compagni o dai tuoi maestri? Accade almeno decine di volte; se è così, come è possibile che nel momento in cui l'uomo verrà giudicato dal Tribunale Divino non si ricorderà il proprio nome e si ricorderà proprio il verso della Torà che recita nell'Amidà soltanto per tre volte al giorno?" I bambini non sapevano cosa rispondere e quindi il rav disse loro di ascoltare con attenzione il suo insegnamento: "Cari bambini, la paura che si avrà nel momento del giudizio dell'Eterno è così grande al punto che l'uomo in quel momento dimenticherà il suo nome, tuttavia l'unica cosa che rimane intatta e scolpita nel cuore dell'uomo è la Torà che si ha studiato nel corso della vita, dal momento che la Torà è eterna. Anche il verso in cui è ricordato il vostro nome è Torà; per questo motivo anche se non vi ricorderete il vostro nome, tuttavia vi ricorderete il verso che avrete recitato di giorno in giorno: ciò vi aiuterà a ricordare il vostro nome addirittura nel momento del giudizio." Inoltre aggiunse il Rav: "Cari bambini sapete che tutti i giocattoli che ci sono in questo orfanotrofio sono soltanto vanità! L'unica cosa veramente importante è lo studio della Torà che vi proteggerà e vi farà guadagnare una ricompensa per tutta l'eternità. Studiate Torà con gioia, e impegnatevi a ricordare ciò che studiate, allora vivrete in eternità"19.
19 Tratto dal libro "Tuvekha Yabbìu", di Rav Yitzchaq Zilbershtain
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