Il patto con Hashèm
- arachimitalia
- 2 giorni fa
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Perché a Chanukà i Chashmonaìm hanno sacrificato la loro la vita e hanno combattuto con tutti i loro mezzi contro i greci, mentre a Purìm non troviamo nessun tipo di guerra? A Purìm Mordekhài ed Estèr hanno digiunato e pregato e non hanno fatto nulla con le loro mani.
Insegnano i Maestri una regola generale. C’è un patto tra noi, figli d’Israele, e il Signore. Noi, come popolo d’Israele, dobbiamo rispettare e proteggere la Torà, mentre il Signore deve proteggere noi.
A Purim i decreti negativi non riguardavano la Torah. I decreti erano contro i corpi del popolo d’Israele, bisognava ammazzare tutti gli ebrei, annientare e distruggere fisicamente tutto il popolo d’Israele. Per questo, rispettando il patto, a Purim spettava al Signore proteggere il popolo.
A Chanukà, invece, i decreti dei greci non riguardavano i corpi, ma la spiritualità del popolo d'Israele. I decreti erano contro la Torà. Per questo, spettava a noi proteggere la Torà con tutta la nostra forza, combattere con tutte le nostre possibilità e i Chashmonaìm lo fecero, rispettando il patto con Hashèm.
Da qua impariamo un grande insegnamento: Nella vita ci sono salite e scese, periodi di pace e periodi di guerra, periodi di tranquillità e periodi di agitazione. La persona deve sapere che quando ha dei problemi personali materiali deve lasciarli ad Hashem: “Affida all’Eterno il tuo pesante carico ed Egli ti proteggerà” (Tehillim 55/23). Hashèm lo proteggerà e manterrà la sua parte del patto. Ma quando la persona capisce che la Torà è in pericolo e che qualcuno prova a sradicarla dal popolo d’Israele, allora bisogna combattere con tutte le forze e rispettare il patto che abbiamo con Hashèm.
Noi proteggiamo la Sua Torà e Lui protegge il popolo d’Israele...
Tratto da Taìr Nerì
di rav Yoshiàhu Pinto
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