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Hilkhòt Shabbàt - Le melakhòt: 24 Strappare, 25 Cacciare


dal libro Kitzùr Hilkhòt Shabbàt di Yaaqòv Yechezqèl Pozen

n. 54


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Melakhà 24 STRAPPARE (con l’intenzione di ricucire)

A. LA MELAKHÀ E I SUOI DERIVATI

 Anche strappare è una melakhà necessaria per la cucitura, perché a volte per aggiustare un vestito attraverso una cucitura, c’è bisogno prima di strappare un pezzo di stoffa per ricucire meglio. Quindi, nonostante che lo strappo in se stesso sembri un’opera distruttiva, in realtà può essere costruttiva, perché permette poi di cucire meglio. Così come la melakhà di sciogliere un nodo è relativa a quella di annodare, e la melakhà di demolire è relativa a quella di costruire, anche la melakhà di strappare è relativa a quella di cucire. Quindi, così come è vietato appiccicare carte, perché è un derivato di cucire, è vietato pure strappare per separare due carte appiccicate. Così pure, lì dove è vietato unire delle stoffe con una spilla da balia, é vietato pure levare la spilla.

B. QUANDO STRAPPANDO SI ROVINA SOLAMENTE

Abbiamo già studiato che non si è passibili di pena quando attraverso una melakhà non si fa niente di utile, ma anzi si fa peggio. Tuttavia, abbiamo studiato pure che in ogni caso c’è un divieto rabbinico; quindi anche qui, anche se si strappa una cucitura senza ricavarne alcun vantaggio, c’è comunque un divieto rabbinico. Così pure quando si strappano due carte appiccicate, anche se non per lo scopo di riattaccarle meglio.

Quindi è vietato aprire una busta chiusa con la colla e anche strapparla per estrarre la lettera contenuta nella busta.

C. COSE CHE SI SONO APPICCICATE INVOLONTARIAMENTE

Quanto detto che è vietato staccare delle carte appiccicate, si riferisce al caso in cui siano state attaccate intenzionalmente, altrimenti è permesso. Per questo motivo, se è caduta qualcosa di appiccicoso in un libro, e una volta chiuso il libro i fogli si sono appiccicati, è permesso riaprire il libro, anche se così si staccano i fogli appiccicati. Questo a patto che staccando i fogli non si cancellino delle lettere, cosa vietata per via di un’altra melakhà, cancellare.


Melakhà 25 CACCIARE 

A. DEFINIZIONE DELLA MELAKHÀ

Si incorre nel divieto di caccia solamente se si catturano animali che si usa catturare, e si catturano con lo scopo di usufruire della pelle o della carne; altrimenti il divieto è solamente rabbinico. 

Quindi, anche se si tratta di un animale che si usa catturare per usufruirne, è permesso catturarlo per evitare il danno che questo animale potrebbe arrecare: ad esempio, è permesso catturare un tipo di serpente che si usa cacciare, per evitarne il morso, anche se non si tratterebbe di un morso pericoloso. 

Se si tratta di un animale il cui divieto di cattura è solamente rabbinico, è permesso catturarlo anche se non farebbe un danno ma arrecherebbe solamente fastidio.

B. DIVIETO DI METTERE UNA TRAPPOLA

È vietato mettere una trappola di Shabbàt, ad esempio una trappola per topi o carta dove rimangono appiccicate le mosche.

C. AZIONE CHE SICURAMENTE CAUSA LA CATTURA DI UN ANIMALE, ANCHE SE NON QUELLO ERA LO SCOPO DELL’AZIONE

È vietato fare un’azione che sicuramente causa la cattura di un animale, anche se non questo è lo scopo dell’azione. Per questo motivo, se entra in un locale un animale che si usa catturare, e una persona chiude la porta o la finestra, senza intenzione di catturarlo, ma in pratica lo ha catturato in questo modo, ha trasgredito il divieto. Ma se dopo che ha chiuso la porta o la finestra è ancora difficile acchiappare l’animale, è possibile che sia permesso, se l’intenzione non era catturare l’animale, ma ad esempio ripararsi dal freddo.

Ugualmente, se sono entrati degli animaletti in una scatola, è vietata chiuderla ermeticamente, anche se non si intende catturarli, perché in pratica rimangono catturati.

D. ANIMALI DOMESTICI

Il divieto di cattura non riguarda gli animali domestici, che comunque non scappano, per cui sono considerati già catturati.


 

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