Hilkhòt Shabbàt - Le melakhòt: 13 Imbianchire

Dal libro Kitzùr Hilkhòt Shabbàt di Yaaqòv Yechezqèl Pozen

n.40   Melakhà 13 – Imbianchire

DEFINIZIONE

Secondo l’ordine, dopo la tosatura c’è la imbiancatura della lana. Il divieto di imbiancatura non riguarda solo la lana, ma anche il lino e gli altri materiali. Così pure gli indumenti. Riguardo alla trasgressione di questa melakhà, non ha importanza in quale modo si imbianchisca. 

I DERIVATI

Un derivato dell’imbiancatura è il lavaggio delle stoffe. Non fa differenza se il lavaggio avviene con l’acqua o con altri liquidi che puliscono. Ogni fase del lavaggio può costituire la trasgressione del divieto: mettere il vestito nell’acqua, stropicciarlo o strizzarlo, perché ognuna di queste operazioni pulisce la stoffa.

METTERE I PANNI NELL’ACQUA

Secondo alcuni si trasgredisce questa melakhà non solo quando si mette una stoffa sporca nell’acqua, ma anche quando ci si mette una stoffa pulita. Per questo motivo si usa non mettere in acqua nessuna stoffa, in ogni caso. 

QUANDO BAGNANDO I VESTITI SI SPORCANO INVECE DI PULIRSI

Il divieto di bagnare i vestiti non vige quando si bagnano in un modo che non è considerato pulizia per il vestito: per questo, è permesso usare gli asciugamani fino al punto che si bagnano; così pure è permesso andare sotto sotto la pioggia. E se si è versata acqua sulla tovaglia, è permesso usare una stoffa per levare l’acqua dalla tovaglia, nonostante che in questa maniera la stoffa si bagni. 

OGGETTI DI PELLE O DI PLASTICA NELL’ACQUA

Non riguardo a tutti materiali noi diciamo che metterli nell’acqua sia considerato come lavarli, ma solamente riguardo alle stoffe che assorbono l’acqua. Per questo, è permesso bagnare scarpe di pelle, un indumento di plastica, una tovaglia di plastica. Tuttavia il permesso è limitato al bagnare, ma non si possono stropicciare per levare la sporcizia. Quindi se si pulisce con l’acqua un’incerata non bisogna farlo con forza, perché in questo modo si stropiccia l’incerata.