Hilkhòt Shabbàt - Le melakhòt: 12 Tosare
- arachimitalia
- 6 giu
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Dal libro Kitzùr Hilkhòt Shabbàt di Yaaqòv Yechezqèl Pozen

n.39 Melakhà 12 – “Tosare” (Si intende anche tagliare peli o capelli).
Chi taglia capelli di esseri umani o di animali, anche se morti, o strappa piume di un pollo, trasgredisce il divieto di “tosare”. Così pure trasgredisce questo divieto chi tagli unghie, anche se le taglia con le mani, senza usare un utensile. Così pure è vietato levarsi pellicine intorno alle unghie.
Come già detto, il divieto vige anche dopo la morte dell’animale. Anche se gli animali sono stati scuoiati, è vietato strappare peli dal cuoio. Quindi certamente è vietato spennare un pollo morto, e c’è chi dice che è vietato perfino levare particelle di penne rimaste dopo la cottura del pollo.
Come già detto, il divieto riguarda anche i capelli umani. A volte si può trasgredire un divieto della Torà strappando un solo capello, ad esempio quando si toglie un capello bianco dai capelli neri. Quindi se si è impigliata qualcosa nei capelli bisogna fare attenzione a come toglierla senza strappare capelli. Così pure bisogna fare attenzione quando si toglie qualche sporcizia dall’occhio o dal naso, o si toglie una garza, a non strappare peli.
È vietato usare il pettine, perché con facilità strappa i capelli, ma ci si pettina con una spazzola morbida. C’è chi permette di pettinare parrucche.
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