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Hilkhòt Shabbàt - Le melakhòt: 11 Cuocere (seguito)




Dal libro Kitzùr Hilkhòt Shabbàt di Yaaqòv Yechezqèl Pozen

n.36 Melakhà 11 – cuocere: seconda parte

 


E. CUCINARE CON IL CALORE DI COSE SCALDATE DAL FUOCO

La Torà non ha vietato solamente la cottura direttamente sul fuoco, ma anche la cottura attraverso cose scaldate dal fuoco, ad esempio su metallo che è scaldato dal fuoco, oppure cottura in acqua bollente che è stata precedentemente bollita sul fuoco.


  1. COTTURA CON IL CALORE DEL SOLE E COSE SCALDATE DAL SOLE

È permesso di Shabbàt cuocere al calore del sole, ad esempio cuocere un uovo al sole. Questo quando l'uovo, ad esempio, si cuoce direttamente grazie al calore del sole, ma è vietato per decreto rabbinico cuocere con il calore di quanto è stato riscaldato dal sole, ad esempio sulla sabbia calda. Questo perché la gente si potrebbe confondere tra la cottura su cose scaldate dal sole e la cottura su cose scaldate dal fuoco. Invece la gente non si confonde tra la cottura al calore diretto del sole e il calore del fuoco.


  1. QUALI CIBI RIGUARDA IL DIVIETO DI COTTURA

Il divieto di cottura riguarda solo quanto migliora attraverso la cottura, ma certamente non quanto è più buono crudo, come certi frutti. Tuttavia a volte c'è comunque un divieto rabbinico. Riguardo all'acqua, nonostante si beva in genere quando non è calda, c'è comunque secondo la Torà il divieto di portarla a un certo grado di calore. Questo perché l'acqua calda è una cosa completamente differente dall'acqua fredda.


  1. UNA SECONDA COTTURA

Scaldare una cosa che è già cotta al giusto livello di cottura a volte è permesso, dipende dal caso, come specificato più avanti. Ma è vietato in ogni caso continuare a cuocere una cosa che ancora non è arrivata al livello ideale di cottura.

Cibi senza liquidi

Non c'è alcun divieto di riscaldare un cibo privo di liquidi che è già arrivato al giusto livello di cottura, perché anche se si è raffreddato, rimane comunque un cibo già cotto. Però, si faccia ben caso, questo quando non si esegue un modo di cottura diverso: ma se, ad esempio si arrostisce un cibo lesso, o lo si sottopone a una cottura secca in forno, è vietato, perché il cibo lesso cambia se ora ad esempio lo si arrostisce.


Liquidi o cibi con liquidi

Riguardo a una cosa liquida che era stata già scaldata al punto di "cottura", e si oramai raffreddata, c'è, secondo molte opinioni, il divieto di scaldarla di nuovo al punto di "cottura". Secondo queste opinioni, ciò è vietato, perché riguardo ai liquidi lo scopo della cottura era proprio lo scaldamento, e se oramai si sono raffreddati, scaldarli di nuovo costituisce una nuova "cottura". Siccome la cosa è in discussione, perlomeno quando si aggiunge un altro motivo di permetterlo, si possono scaldare di nuovo liquidi: si possono riscaldare liquidi quando non si sono raffreddati completamente.

Cosa è definibile "liquido" agli effetti delle regole di cottura? C'è una discussione se il parametro è lo stato della materia prima dello scaldamento o il suo stato dopo lo scaldamento: ad esempio se consideriamo un bicchiere di caffè solubile, "come una cosa secca", perché prima di scioglierlo nell'acqua era una cosa secca già cotta, per cui sarà permesso riscaldarlo di nuovo; oppure come una cosa liquida, perché ora è un liquido, per cui se si è raffreddato sarà vietato riscaldarlo.


Cibi già arrostiti o già cotti al forno

        Così come è permesso lessare di nuovo una cosa già lessa, sarà permesso pure arrostire di nuovo una cosa già arrostita o scaldare a secco nel forno una cosa che già è stata cotta al forno. Tuttavia, così come abbiamo detto che è vietato arrostire o cuocere in forno una cosa lessa, ugualmente sarà vietato lessare una cosa che è stata arrostita o cotta al forno; tuttavia c'è chi permette la lessatura di quanto è stato già cotto al forno o arrostito; bisogna domandare a seconda dei casi.


Cibi fritti

C'è una discussione se cibi fritti sono considerato come "cibi lessi" o come "cibi arrostiti".

Bisogna sapere che nonostante sia permesso lessare di nuovo un cibo già lesso, questo permesso vige solamente quando si mette il cibo in una pentola che non sta più sul fuoco, o lo si mette vicino al fuoco, o sopra una pentola che sta sul fuoco, ma, per divieto rabbinico, non direttamente dentro la pentola che sta sul fuoco.




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