Hilkhòt Shabbàt - Le 39 melakhòt
Dal libro Kitzùr Hilkhòt Shabbàt di Yaaqòv Yechezqèl Pozen
n.12
INTRODUZIONE ALLE 39 OPERE CREATIVE (MELAKHOT) PROIBITE DI SHABBᾺT
A. MELAKHÁ E LAVORO
Il nostro Creatore ci ha vietato di compiere melakhà di Shabbàt. Tuttavia melakhà non sigifica quanto noi pensiamo che sia considerato un lavoro. Infatti chi, ad esempio, trasferisce oggetti tutto il giorno da un angolo della casa all'altro non profana lo Shabbàt (anche se si tratta di cose pesanti). Invece, chi trasferisce un ago da un dominio privato a un dominio pubblico, è passibile di pena (e perfino un sarto che ha l'ago conficcato nel suo vestito).
È stato trasmesso a Mosè sul monte Sinai che tutte le opere delle quali c'era bisogno per la costruzione del mishkàn (Tabernacolo) nel deserto, esse sono le opere vietate di Shabbàt.
Ci è stato trasmesso inoltre che si è passibili di pena solamente se si esegue la melakhà in modo "importante". Che significa in modo "importante"? Se viene compiuta una delle melakhòt che servivano per il miskhàn, e nel modo in cui veniva fatta lì, questa è la melakhà "importante" agli occhi della Torà. Tutto il resto è permesso dalla Torà, anche se è da noi chiamato "lavoro".
In linea di massima il parametro per la definizione di melakhà è un lavoro creativo, grazie al quale c'è una situazione nuova, e non dipende quindi dalla fatica necessaria per questo lavoro.
B. AVOT MELAKHOT (PROTOTIPI DI MELAKHÁ) E TOLADOT (DERIVATE)
Non solo le opere compiute nel mishkàn sono vietate; queste sono solamente 39 prototipi, e anche tutte le opere che assomigliano a queste ("derivate") sono vietate.
C. OPERE ESEGUITE NEL MODO IN CUI ERANO ESEGUITE PER IL MISHKAN
Per questo motivo in diversi casi non si è passibili di pena quando si esegue uno dei 39 lavori. Degli esempi saranno specificati in seguito.
D. QUANDO MANCA L'INTENZIONE
Non si è passibili di pena per una melakhà compiuta senza intenzione.
Quindi, ad esempio, è permesso trascinare una panca sul terreno, anche se con questa azione, senza intenzione, si fa un solco nel terreno.
E. PASÌQ RÈSHA~ “STACCA LA TESTA E NON MUORE!?”
Quanto detto che non si è passibili di pena per una melakhà compiuta senza intenzione, è valido solo se non era sicuro che l'azione compiuta avrebbe causato una melakhà: ad esempio, nel caso della panca, non era sicuro che trascinando una panca si sarebbe creato un solco nel terreno. Ma se la conseguenza era inevitabile, si è passibili di pena anche se non si intendeva compiere una melakhà. L'esempio classico di questa situazione è quando uno dicesse: "Ho staccato la testa a un gallo, ma senza l’intenzione di ucciderlo". In questo caso la conseguenza, ovvero la morte del gallo, è inevitabile, per cui sarà passibile di pena per avere ucciso, melakhà vietata di Shabbàt.
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