Hilchot di carne e latte
Rav Aharon Brachà
672. Il Divieto.
Il Divieto di mescolanza di carne e latte è più oneroso di molti altri divieti di kasherut alimentare, compreso quello del maiale. Ossia, per quanto mangiare maiale sia molto grave, nel maiale il divieto della Torà è solo quello del consumo [oltre al suo commercio in modo fisso, dipendente dal divieto di commerciare cose vietate - vedi Shulchan 'Arukh Yorèh De'a 117]. Il Divieto della Torà riguardante carne e latte invece è triplice:
(1) divieto di akhilàh ~ consumo alimentare, (2) bishul ~ cottura (ossia è vietato cucinare carne e latte anche non a scopo di alimentarsene, per esempio per un goj oppure per un cane) e (3) hanaàh ~ godimento (ossia è vietato trarre godimento dalla mescolanza tra carne e latte, tra cui il dare ai propri animali un cibo del genere, oppure venderlo anche sporadicamente). Vedi Shulchan 'Arukh Yorèh De'ah 87:1-3.
673. Pentolame.
Così come è vietato la mescolanza attraverso il cucinare il carne e latte, anche il pentolame utilizzato per la procedura diviene vietato (vedi Shulchan 'Arukh Yorèh De'a 93:1). Pertanto è necessario casherizzare il pentolame per poterlo riutilizzare tranquillamente (vedi Shulchan 'Arukh Orach Chajim 451), Così pure bisogna sapere che è un problema andare a mangiare in un posto in cui non si sta attenti a queste norme, perché in diversi casi anche il cibo viene vietato completamente. E anche quando non viene vietato completamente, bisogna usare facilitazioni per permetterlo (Vedi Shulchan 'Arukh Yorèh De'a h 93-94 e 92 per alcuni esempi).
674. Carne e latte sullo stesso tavolo.
È vietato mettere carne e latte sul tavolo da cui si mangia assieme, perchè il rischio è che una persona mangi per errore prima l'uno e poi l'altro. (vedi Shulchan 'Arukh Yorèh De'ah 88:1-2).
675. Due persone.
Due persone che si conoscono e una vuole mangiare latticini e l'altra carne, possono mangiare sullo stesso tavolo a condizione che facciano qualcosa che gli ricordi di non mangiare l'uno dall'altro. Ad esempio mettere un oggetto che solitamente non sta a tavola che funga da Hekker ~ riconoscimento che la situazione è particolare e che ricordi ad entrambi di non mangiare l'uno dall'altro (vedi Shulchan 'arukh Yorèh De'ah 88:2).
676. Parve.
Oltre a carne e latte c'è una terza categoria, comunemente chiamata parve, che non fa parte né della carne né del latte. A questa categoria appartiene il pesce, le verdure, la frutta, la soya e quant'altro.
677. Marit 'ain.
Se voglio mangiare il latte di mandorle (parve) assieme alla carne, devo fare un hekker ~ segno identificativo affinché si possa capire che si tratti di "latte parve" (vedi Ramà De'ah 87:3).
678. Uno dopo l'altro.
E' possibile permettere di mangiare del gelato parve, oppure del caffè con latte sintetico o di soya dopo il pasto a base di carne [anche senza particolare segno identificativo] (vedi Yechavèh Da'at 3:59).
679. Contatto tra carne e latte a caldo.
Carne e latte a caldo che si sono mescolati sono vietati. (Shulchan 'arukh Yorèh De'ah 91:4).
680. Contatto tra carne e latticini a freddo.
Se carne e latticini (come un formaggio solido) sono venuti a contatto, è necessario come minimo sciacquare la parte in contatto, perchè potrebbe essere rimasto qualcosa dell'uno sull'altro. In alcuni altri casi è necessario di più. Pertanto è necessario porre attenzione che non si tocchino tra loro (vedi Shulchan 'Arukh Yorèh De'a 91:1-3, vedi anche Siftè Kohen 91:1, e Pitçhè Teshuvàh 91:1].
681. Impasto.
Non si può fare un impasto che sia chalavì o bessari (di latte o di carne) per il rischio che venga a mangiarlo con il tipo opposto. È possibile permetterlo però, nel caso siano presenti alcune condizioni: vedi Shulchan 'arukh Yorèh De'a 97:1-2.
a. sia una piccola quantità, che è possibile sicuramente mangiare in un singolo pasto (e quindi non rimane per lasciare il rischio di sbagliare succesivamente).
b. Forma particolare. Nel caso ci sia una forma particolare distinguibile è possibile. [In Israele oggi, se fate caso le burrecas "di latte" (con un buon hekhsher) sono fatte a forma triangolare, per distinguerle da quelle "parve" (a base di patate ad esempio) che sono fatte a forma rettangolare. Pertanto sono ben distinguibili poiché tutti sanno della convenzione].
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