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Frantumare il ghiaccio di Shabbat - Camminare su ghiaccio o neve di Shabbat



La Ghemarà in massechet Shabbat (51) discute il problema di frantumare ghiaccio o neve durante Shabbat. Quanto si desume dalla Ghemarà, e così come stabilito dallo Shulchan Aruch (Orach Chaim 320:9) è che sia proibito frantumare ghiaccio o neve durante Shabbat in quanto tale azione assomiglia alla melakhhà di sechità (spremere – strizzare). La Torà vieta di spremere l’uva per esempio, per produrre vino durante Shabbat, e i Chakhamim hanno stabilito la proibizione di frantumare neve o ghiaccio di Shabbat, in modo che diventi qualcosa di liquido, poiché questa azione assomiglia a quella di produrre liquido spremendo la frutta. (Lo Shulchan Aruch incorpora questa alachà nel siman 320 che discute a proposito della proibizione di sechità)

Tuttavia lo Shulchan Aruch aggiunge che è possibile, durante Shabbat, mettere del ghiaccio in una bibita o nel vino per freddarli, anche se il ghiaccio si scioglierà nel bicchiere. Dal momento che non si sta volontariamente frantumando il ghiaccio, ma si scioglie naturalmente dentro al liquido, questa azione non assomiglia alla melachà di sechità e i Chachamim quindi non hanno esteso il divieto anche a questo caso.

I Rishonim (studiosi dell’alachà risalenti all’epoca medioevale) hanno discusso la questione se sia possibile o meno frantumare del ghiaccio all’interno del bicchiere durante Shabbat, per esempio con un cucchiaio. La Tosefta sostiene che sia permesso e questa è anche la posizione del Rambam (Rabbi Moshè Maimonide, Spagna - Egitto, 1135-1204). Secondo la sua opinione, una volta che il ghiaccio è stato messo nel bicchiere lo si può frantumare o schiacciare all’interno del bicchiere stesso. Altri invece, tra cui il Rif (Rabbi Izchak di Fez, Marocco 1013-1103) e il Rosh (Rabbenu Asher Ben Yechiel, Germania, Spagna 1250-1327), è in disaccordo, e vieta di frantumare il ghiaccio durante Shabbat anche se è stato messo in una bevanda. Dal modo in cui lo Shulchan Aruch parla di questa alachà, sembra che sia permesso solo mettere il ghiaccio in una bevanda e lasciare che si sciolga da solo senza causargli attivamente lo scioglimento.

Questo infatti è quello che sostiene il Ben Ish Chai (Rav Yosef Chaim di Bagdad, 1833-1909) e il Rav Ovadia Yosef. Pertanto, anche se è permesso aggiungere del ghiaccio in una bibita, non bisogna schiacciarlo o frantumarlo per accelerarne lo scioglimento. Tuttavia il Kaf haChaim (Rav Yacov Chaim Sofer, Bagdad-Israel, 1970-1939) e il Rav Ovadia Yosef (in Kol Sinai) nota che si possa agitare il bicchiere avanti e indietro per accelerare il processo di scioglimento del ghiaccio in quanto l’azione di agitare il bicchiere ha solo una conseguenza indiretta sul ghiaccio.

Alla luce del divieto di sciogliere o schiacciare attivamente il ghiaccio o la neve durante Shabbat, si pone la questione se sia permesso camminare su ghiaccio o neve durante Shabbat. Camminare su ghiaccio o neve inevitabilmente comporta schiacciarli e ciò causa quindi il loro scioglimento e la formazione di liquido. E’ quindi vietato camminare su strade e marciapiedi ghiacciati o innevati di Shabbat?

Rav Ovadia Yosef, nella sua opera “Alichot Olam”, stabilisce che è certamente permesso camminare su neve o ghiaccio di Shabbat. Come abbiamo visto, la proibizione di frantumare ghiaccio o neve di Shabbat è rabbinica. Per quanto riguarda le proibizioni rabbiniche, la alachà permette situazioni di “psik resha”, ossia quando qualcuno fa un’azione di per se permessa, che avrà come conseguenza inevitabile, ma non intenzionale, un atto proibito. Chi cammina di Shabbat su neve o ghiaccio non ha nessuna intenzione di frantumarli con i suoi piedi, di conseguenza, poiché questo divieto è miderabbanan, è permesso camminare su ghiaccio o neve di shabbat.

Riassumendo: è vietato frantumare ghiaccio o neve di Shabbat. È possibile mettere ghiaccio in una bevanda, ma senza causargli attivamente il processo di scioglimento. È permesso comunque scuotere il bicchiere in modo che il ghiaccio si sciolga. Si può camminare su neve o ghiaccio di Shabbat anche se inevitabilmente si romperanno.

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