“Chi è forte? Colui che sconfigge il suo istinto cattivo”
Da Perle di Torà di rav Immanuel Piazza
È scritto47 nella nostra parashà: “E il sacerdote, grande fra i suoi fratelli…”
Nel Midràsh Rabbà si chiedono i Maestri: “Perché il Kohèn Gadòl è chiamato proprio il Grande Sacerdote?” La risposta è che il Kohèn Gadòl è grande in cinque cose: saggezza, forza ecc…” .
Apparentemente, si può pensare che si sta parlando di forza fisica. Allora, la domanda da porsi sarebbe un’altra: Perché il Grande Sacerdote doveva essere forte fisicamente?
Inoltre, anche per il profeta è scritto nel Talmùd48: “Il S. fa risiedere la sua Presenza soltanto presso colui che è forte”. Anche in questo caso potremo fare la stessa domanda: Perché il Profeta deve essere forte fisicamente?
Il Rambàm nel suo libro “Yesodè haTorà” ci insegna che non si sta parlando di forza fisica. Infatti, il Kohèn Gadòl e il Profeta non devono essere necessariamente muscolosi, ma forti nel riuscire a sconfiggere il proprio yètzr ha-rà (istinto cattivo), come è scritto49 nel Pirqè Avòt: “Chi è forte? Colui che sconfigge il suo istinto cattivo".
Rav Chayim Smhuelèvitz spiega l’insegnamento del Rambàm, sottolineando che il Kohèn Gadòl e il profeta devono essere forti, cioè non devono essere pigri. Infatti, devono utilizzare tutte le loro forze spirituali e fisiche nel servizio del Creatore; solo così riusciranno a sconfiggere l’istinto cattivo.
47 Emòr, 21:10
48 Trattato di Nedarim pag. 38a
49 Cap.4, Mishnà 1
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