Chanukà in Brevissima
- arachimitalia
- 12 dic
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Domenica sera 14 dicembre si accende la prima chanukkà

Chanukà in Brevissima
[Adattato dal libro in italiano “Chanukàh—Halakhot e Minhaghim]
La ricorrenza di Chanukàh dura otto giorni, a partire dal 25 di Kislev. Si festeggia per ricordare i miracoli avvenuti circa duemila anni fa in questo periodo, per cui i pochi hanno sconfitto i molti, e l’oppressione greca è stata piegata da un pugno di ebrei inesperti militarmente. Grazie alle loro gesta, tutto il popolo ebraico si è innalzato spiritualmente, e beneficiamo di quanto avvenuto fino ai giorni nostri.
Per ricordare questi e altri miracoli avvenuti, la halakhà prescrive di accendere almeno un Ner ~Lume per otto sere, cominciando dalla sera del 25 di Kislev. L’uso più comune oggi è quello di aggiungere un lume ogni sera – ossia, la prima sera si accende un lume, la seconda due, e così via fino ad arrivare ad accendere otto lumi l’ottava sera. Questa modalità d’accensione nasce anche per permettere a chi vede i lumi di sapere subito in che sera ci si trova.
È vietato usufruire della luce delle nerot Chanukà, pertanto si usa aggiungere un ulteriore lume, distinguibile dagli altri, detto “Shammàsh” ~ “Servitore”.
La pratica più comune è quella di cominciare ad accendere il nuovo ‘ner’, per poi passare ad accendere quelli precedenti spostandosi sulla destra.
Nei luoghi in cui accendere i lumi verso la strada può essere pericoloso si accendono all’interno della casa, ed è opportuno posizionarli vicino alla porta, dalla parte opposta alla Mezuzàh.
Solitamente si pongono le neròt su una struttura, chiamata Chanukià. È bene che la Chanukià sia ‘onorevole’ così da ‘onorare’ la mitzwà. Così anche è bene stare attenti a utilizzare un combustibile che illumini bene. Quello migliore è l’olio d’oliva, seguito da cera e paraffina.
La Chanukià va posta in un luogo non ventoso, preferibilmente a un’altezza compresa tra tre tefachìm (30 cm – in base all’opinione del Chazon Ish) e i 10 tefachìm (80 cm) dal pavimento.
L’altezza migliore è a sette tefachìm (54 cm).
Tutti sono tenuti ad accendere la chanukià, a esclusione di chi è esente in generale dal
compimento delle mitzwòt, come un pazzo, un onèn (persona a cui è scomparso un parente stretto che non è ancora stato seppellito, o un bambino. Anche un bambino però, va educato a eseguire la mitzwà. Ha l’obbligo di accendere anche l’avèl. Talvolta si può essere esenti parzialmente dal compimento della mitzwà, come nel caso dell’ospite o di chi si trova in luoghi particolari.
La chanukià generalmente va accesa dall’uscita delle stelle, possibilmente entro la prima mezz’ora.
La vigilia di Shabbat la chanukià si accende prima delle candele di Shabbat, dopo pelàg aMinchà. È meglio pregare minchà con minian prima dell’accensione se possibile.
All’uscita di Shabbat invece, ci si affretti. A casa si recita prima la avdalà e poi si accendono le nerot Chanukà, a meno che non ci sia un minhàg chiaro che dica altrimenti.
Prima di accendere è vietato fissare un pasto e dormire già da mezz’ora prima dell’uscita delle stelle. Dall’uscita delle stelle fino all’accensione è vietato anche studiare Torà per chi ha l’obbligo di accendere, perché ci si deve affrettare a compiere la mitzwà.
Prima di accendere si recitano alcune berakhòt; la prima sera in cui si accende si aggiunge anche la berakhà di Sheecheyiànu.
È vietato parlare tra quando si recita la berakhà e l’accensione.
In generale si accende prima la candela ‘nuova’ e poi si accende quella alla sua destra, tranne in casi in cui la Chanukià sia stata posta in modo particolare.
Dopo aver acceso almeno una candela obbligatoria (ossia non lo shammash) si comincia a recitare “HaNerot Hallàlu”.
Anche al Bet HaKenèset si usa accendere la chanukià; però si recitano le berakhòt solo nel caso in cui siano presenti almeno 10 ebrei.
Durante Chanukà si aggiunge in tutte le Tefillot ‘al HaNissìm, e così anche nella Birkhàt HaMazòn.
Non si recita il Tachannùn; ogni giorno si completa l’Hallel e si legge la Torà. Non si recita Musàf se non nei giorni di Shabbàt e Rosh Chòdesh, e si indossano i Tefillin come tutti i giorni. Ci sono alcune altre variazioni nella Tefillà.
Durante Chanukà si usa mangiare di più, cantare nei pasti, mangiare sufganiòt e levivòt. È vietato digiunare durante Chanukà, e si usa che le donne evitino di eseguire alcune tipologie di attività quando le candele sono accese. Durante Chanukàh è particolarmente importante studiare Torà, in particolare dopo aver acceso la Chanukià.



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