Basta lamentarsi!
La Torà afferma:
“Il popolo addusse pretesti di lamentela [e questa lagnanza giunse come] un torto alle orecchie dell’Eterno” (Bemidbar 11:1).
Perché si lamentavano?
Rashi commenta che si lamentavano non perché avessero un vero motivo; cercavano solo una scusa per allontanarsi da HaShem. Trovando la scusa per lamentarsi, si sentivano giustificati per il fatto di tenere le distanze dal Creatore.
Se ci rendessimo conto di tutto quello che HaShem fa per noi, non avremmo un atteggiamento lamentoso. Ci sono volte in cui si hanno delle esigenze inappagate, altre in cui si soffre. Questo è proprio il momento di agire e pregare.
Lamentarsi è sbagliato. Quando ci si lamenta non si vuole necessariamente migliorare la situazione, ma si vogliono avere i benefici della lamentela, sentirsi liberi dagli obblighi che abbiamo nei confronti di HaShem per tutto il bene che ci fa, ci ha fatto e ci continuerà a fare. Inoltre, chi passa la vita a lamentarsi non apprezzerà quanto di buono c’è nella sua vita.
Quando ci si concentra esclusivamente su quello che non si ha, non ci si rende conto di quello che si ha. Non importa quanto tu abbia, ci sarà sempre qualcosa di cui lamentarti se ti impegni a trovarlo. Questo atteggiamento, non solo è un mezzo per rovinarsi l’esistenza, ma è anche l’esatto contrario dell’obbligo che abbiamo di essere grati ad HaShem. Chiunque abbia questa cattiva abitudine, deve fare uno sforzo considerevole per cominciare ad abituarsi ad apprezzare quello che ha e quello che gli succede. Questo è fondamentale sia da un punto di vista spirituale che per essere felici nella vita. Questo si applica specialmente nei rapporti fra marito e moglie!
Dvar Torà basato su “Growth Through Torah” di Rav Zelig Pliskin
Riadattamento del link: http://www.aish.com/tp/ss/ssw/94687429.html
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